Consiglio: si parlerà anche di Banca Centrale e dell'esito del concorso per uditori commissariali
L'aula spinge sull'acceleratore. Inserisce il dibattito su Banca Centrale - se ne discuterà venerdì prossimo – e prevede un secondo comma: l'esito del concorso per tre uditori commissariali. Erano in sei ma solo due sono risultati idonei. Sono donne: Aurora Filippi e Eleonora Albani. Nulla da fare, invece, per i procuratori del fisco: i due candidati non hanno superato l'esame. In comma comunicazioni anche il riferimento del Segretario al turismo sulla giornata dell'Expo dedicata a San Marino. Si dice soddisfatto Teodoro Lonfernini, che parla di rapporti diplomatici ai massimi livelli. “Sono proprio gli scambi commerciali ed istituzionali – afferma – il vero senso della nostra partecipazione”. Esaurito il comma comunicazioni, l'aula si avvia – veloce – all'approvazione del progetto di legge qualificata sulla nomina dei componenti di commissioni e organismi a nomina consiliare. Quasi tutti d'accordo sulla procedura d'urgenza, tranne i consiglieri indipendenti e Rete. Poco elegante per Roberto Ciavatta discutere di un progetto di legge rivolto a due consiglieri in aula. Federico Pedini Amati e Luca Lazzari, usciti da partito socialista e Sinistra Unita, dovranno lasciare il loro posto nelle commissioni. Per Rete il terreno è scivoloso, era il caso di prendersi del tempo per approfondire al di là dei casi specifici. Una legge ad personam, sottolinea Pedini Amati. “Non rincorro le poltrone come altri attaccati alla loro da 30 anni”, dice, punzecchiando l'ex compagno di partito Paride Andreoli. Che gli risponde: “è vero, ci sono da 30 anni, i cittadini mi hanno dato consenso ad ogni elezione”. Il progetto di legge passa con 43 voti a favore, 1 contrario e due astenuti. Passa anche la legge – già approvata a fine maggio - che vieta l'appartenenza ad associazioni segrete. C'era stato un problema istituzionale; l'aula dice sì alla legge qualificata con 40 voti a favore, 6 contrari e un astenuto. Diverse le nomine. Rinviata, invece, al 29 giugno quella dell'autorità garante per l'informazione, criticata dal Commissario del Consiglio d'Europa per i diritti umani. Segue il riferimento del Segretario agli Esteri sulla definizione dell'Agenda per lo sviluppo post 2015. Si parla di sostenibilità, di vecchie e nuove sfide. Ci sono ritardi rispetto agli obiettivi che l'assemblea generale delle Nazioni Unite si era data. Valentini invita il paese a non nascondersi dietro le sue piccole dimensioni pensando che la limitatezza del territorio lo esima dall'affrontare con responsibilità queste importanti tematiche. Dei 17 obiettivi delle Nazioni Unite - dice - noi ne abbiamo perseguiti molti. Una riflessione generale che sposta l'attenzione dell'aula anche sulla situazione interna. Su energia, ambiente, povertà, diritti civili. C'è chi invita a fare concretamente passi in avanti, per essere coerenti in consessi internazionali. E, perché no, anche di esempio. In chiusura di lavori l'aula ha preso in esame l'articolato del progetto di legge in seconda lettura sulle Fondazioni.
M.F
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