Consiglio: larghissima condivisione per le nuove norme in materia di estradizione
Vengono ridefiniti i criteri per la selezioni dei certificatori energetici. Confermati il conguaglio per chi produce energia da rinnovabile e la possibilità di cederla in rete. A distanza di cinque anni dalla prima legge occorre intervenire di nuovo, puntualizza la minoranza. Gli anni con Piano energetico nazionale hanno registrato fino al 2010 consumi in aumento. Adesso, destinare risorse per incentivare una corretta ristrutturazione del patrimonio immobiliare è indice di buona politica. Ma ci sono criticità, sottolinea l'opposizione e non si interviene sull’industria. C'è piuttosto un’impostazione peggiorativa e l’alibi della crisi non convince. Insomma il provvedimento corregge il tiro rispetto al 2008 ma incombe la capacità operativa. La materia è delicata e sta a cuore a tutte le forze politiche, commenta il Segretario per il territorio. Con la legge del 2008 si è fatto molto per le rinnovabili, ma non si è partiti con la riqualificazione energetica. Occorre rilanciare l’edilizia con la riqualificazione e con gli incentivi economici messi in campo, sottolinea Fiorini, ci può essere un nuovo impulso. Le principali novità sono l’accorpamento della normativa; la maggiore flessibilità nella scelta dei metodi di calcolo, con un nuovo software in collegamento con la Regione Emilia-Romagna; la piccola rivoluzione dell’obbligo di attestato di produzione energetica nei passaggi di proprietà e per gli affitti. La legge è tecnica, conclude, ma ha una valenza politica. Ci adegua alle realtà europee, dà una svolta. Si tratta di un cambiamento culturale.
Sonia Tura