Consiglio: maggioranza presenta odg su Public Netco
Si apre il Consiglio del giuramento del Governo. Prima, però, il Comma Comunicazioni. La maggioranza presenta un ordine del giorno in cui viene impegnato il Congresso a chiedere all'AASS di sospendere, in attesa di valutazioni approfondite, trasferimenti economici a Public Netco, società costituita per gestire servizi e rapporti con il complesso cinese ZTE. Da opportunità – commenta Emanuele Santi - è diventato un buco nero per bypassare controlli e regole della pubblica amministrazione. Il consigliere di Rete ricorda che appena costituito, Public Netco deliberò un ordine di 12 milioni di euro a ZTE con l'apporto dei soli membri di maggioranza. Punta il dito contro la mancanza di trasparenza nella gestione dei soldi pubblici e porta all'attenzione dell'Aula la relazione con cui il Copasir, massimo organo italiano per la sicurezza, mette in guardia da rischi legati all'ingresso di aziende cinesi in attività di installazione, configurazione e mantenimento delle infrastrutture delle reti 5G. Si teme infatti che dati sensibili vengano carpiti e usati in maniera impropria. La maggioranza chiede quindi di valutare se proseguire nel progetto.
Andrea Zafferani, che nella passata legislatura aveva la delega politica delle telecomunicazioni, si sente chiamato in causa. Il progetto non è di ZTE – sottolinea – e vuole dotare lo Stato di una Rete sua, applicando alla rete mobile la stessa filosofia adottata giustamente per la fibra. Si è poi scelto di trovare un partner che fornisse tecnologia e che investisse in territorio su innovazione tecnologica e formazione. Ritiene ci sia molto di politico e poco di tecnico dietro le preoccupazioni sulla sicurezza. Ricorda, poi, l'ordine del giorno approvato in Commissione Finanze su cyber security che andrebbe – dice - concretizzato. Ad oggi – aggiunge - condizioni operative e di spese già effettuate rendono complicato frenare la partita. Valuterà la maggioranza. Spera invece che si mettano in piedi questi presidi legati a sicurezza di reti e dati. L'obiettivo della passata maggioranza – argomenta Alessandro Bevitori - era superare il monopolio e fare tornare a funzionare i telefoni. Rivendica l'aver cercato le migliori soluzioni sul mercato, e ricorda che il progetto è stato varato all'unanimità del cda, in cui presenziavano anche rappresentanti dell'allora opposizione. Per rimanere al passo – ribadisce Giuseppe Morganti – occorre superare il monopolio. “L'obiettivo che dovremmo porci al di là della preponderanza di una tecnologia rispetto ad un'altra – aggiunge – è di governare apparati nella piena autonomia dello Stato”. Sulle telecomunicazioni – afferma Giovanni Zonzini di Rete - si sta giocando una partita a livello geopolitico tra Stati Uniti e Cina e va tenuto in considerazione che per quanto San Marino sia indipendente, viviamo nella sfera d'influenza americana. Un odg dunque opportuno – spiega - per capire come portare avanti un progetto necessario senza crearci problemi di politica internazionale.
Preoccupano, poi, le tensioni in Medio Oriente dopo l'assassinio del generale iraniano Soleimani. A parlarne, per prima, Sara Conti di RF. “Dobbiamo elevarci – invita - rispetto a dichiarazioni di parte pro Iran o Trump” mentre Pasquale Valentini rimarca un punto di forza, su tutti: il rispetto di diritto e democrazia.