In Consiglio odg sul futuro di Cassa di Risparmio
Viene quindi approvato con 38 voti a favore, 12 astenuti e 6 contrari; non passa quello a firma di Rete e degli indipendenti Luca Lazzari e Pedini Amati che chiedeva una serie di misure di carattere sistemico, a tutela della credibilità dell'intero settore.
L'ordine del giorno della maggioranza dà mandato al Congresso di avviare una trattativa con la Fondazione San Marino Cassa di Risparmio per rivedere gli accordi vigenti, al fine di giungere entro il 31 marzo ad una quota di partecipazione dello Stato nel patrimonio della Banca rappresentativa del capitale investito. Tradotto: lo Stato vuole diventare socio di maggioranza assoluta. Anche alla luce delle nuove quote sarà necessario rivedere struttura dirigenziale e composizione del Consiglio d'Amministrazione. Saranno quindi interessati, oltre al Cda, anche Direttore e Presidente. Infine si vogliono definire tempi e modi della riduzione dell'impegno economico dello Stato. Nel futuro assetto partecipativo verranno ammesse quote distribuite su un azionariato popolare sammarinese diffuso. Limitato entro soglie predefinite l'ingresso di soggetti non istituzionali.
MF