Nel giorno dello sciopero generale, con l'Aula che a tratti si svuota per seguire quel che succede in piazza, restano lontanissime e a tratti particolarmente aspre le valutazioni di maggioranza e opposizione sulla legge che regola la libera professione di medici e infermieri pubblici. La sessione si chiude con il voto all'articolo 19. Oggi alle 13 l'Aula ripartirà con il comma comunicazioni del nuovo ordine del giorno, che prevede l'assestamento di bilancio e la nomina del Comandante della Gendarmeria. Ci sarebbe la possibilità di discutere il resto dell'articolato se il Consiglio dovesse esaurire tutti i punti in programma ma, molto probabilmente, della libera professione dei medici si tornerà a parlare in ottobre. Le opposizioni parlano delle strane priorità del governo, definiscono il provvedimento una sanatoria e anche la possibilità, per medici e paramedici, di aumentare considerevolmente il loro reddito. Oggi la sanità non ha entrate ma solo uscite, replica la maggioranza. Vogliamo che resti completamente gratuita . Il nostro obiettivo è portare a San Marino pazienti a pagamento. Roberto Ciavatta e Matteo Zeppa di Rete abbandonano il confronto per protesta, accusando di arroganza il Segretario alla sanità. E il segretario del psd a chiedergli di rientrare mentre il capogruppo socialista difende in qualche modo Mussoni. “Mi sembra di essere all'asilo”, dice Paride Andreoli, contestando supposte graduatorie di migliori e peggiori. Intanto i medici che siedono in Consiglio Grande e Generale consegnano le loro tessere confermando così, nei fatti, il loro voto di astensione.
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