CONSIGLIO GRANDE E GENERALE

Consiglio: ok dell'Aula alla cessione di terreni pubblici ad aziende in espansione. Rete vota "no"

Consiglio: ok dell'Aula alla cessione di terreni pubblici ad aziende in espansione. Rete vota "no".

Forse è esagerato parlare di un “caso RETE” in seno alla Maggioranza. Di certo ha fatto rumore – dopo le perplessità, sul tema dell'inquinamento acustico, espresse in occasione del dibattito sulla ratifica del decreto che modifica il Codice Ambientale - il “no” secco del Movimento alla vendita di terreni di proprietà dell'Eccellentissima Camera, già deliberata dal Congresso. Si tratta, in un caso, dell'alienazione a Promopharma di circa 2000 metri quadri, nella zona produttiva di Cà Amadore – per un prezzo di 386.000 euro –, per permettere lo sviluppo di un progetto imprenditoriale ritenuto strategico, anche in termini occupazionali.
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L'altra vendita riguarda circa 1.500 metri quadri, a Gualdicciolo, per poco meno di 300.000 euro. Ad effettuare l'intervento edilizio sarà la società immobiliare Luce srl, del Gruppo Erbozeta, realtà “in piena espansione”, e con un piano di nuove assunzioni già sul tavolo. I consiglieri di RETE si sono detti tuttavia contrari a nuove “dispersioni” del patrimonio pubblico, suggerendo piuttosto la formula della concessione d'uso per un determinato numero di anni. Il Segretario Canti ha replicato sottolineando ancora l'importanza di questi progetti imprenditoriali; parlando della vendita come un “giusto compromesso”, ed impegnandosi personalmente – per quanto riguarda il dossier Luce srl – affinché sia sanato al più presto un piccolo abuso.
Opposizioni, come prevedibile, all'attacco; con critiche aspre specie dalle fila di RF. “Vedere la Maggioranza che si spezza in 2 è un messaggio avvilente – è stato detto -, qui c'è in ballo la visione del Paese”. Qualunque scelta avessimo fatto saremmo stati oggetto di critiche, hanno ribattuto da RETE; i cui consiglieri ritengono inaccettabile considerare il Consiglio un luogo dove vengono “semplicemente ratificate decisioni prese dal Governo”. “Non è la vendita di un terreno – è stato aggiunto – che può spaccare la Maggioranza”. Alla fine entrambe le cessioni sono state approvate; ma se le forze di minoranza non avessero votato a favore – è stato fatto notare dai banchi delle Opposizioni – non sarebbero stati raggiunti i numeri necessari.
In precedenza era stato il tema delle riforme, considerate strategiche, indifferibili, a caratterizzare l'ultima parte dei lavori del Consiglio Grande e Generale, con gli interventi dei Segretari di Stato al Lavoro e alla Sanità. Nella notte l'ok ad un ordine del giorno, con i voti della Maggioranza, mentre l'Opposizione si è astenuta. Si dà mandato al Congresso di avviare celermente i tavoli di confronto con sindacati, associazioni datoriali, e forze politiche, per concordare priorità e linee di intervento. Successivamente il Governo dovrà riferire in Consiglio, sulle coordinate condivise, prima di procedere con la predisposizione dei progetti di riforma previdenziale e del mercato del lavoro. Fissata anche una deadline, per definizione: il 31 dicembre. Tutto ciò all'esito di un lungo dibattito, con le forze di Minoranza a contestare la genericità dei riferimenti dei Segretari Ciavatta e Lonfernini. In sede di replica il Segretario alla Sanità aveva sottolineato come fosse prioritario incidere sui contributi e gli assegni pensionistici. Da segnalare, nel corso del dibattito, la posizione di Giovanni Zonzini, RETE, che commentando i progetti di intervento sul mercato del lavoro illustrati dal Segretario Lonfernini, non ha mancato di sottolineare la necessità di un'occupazione quanto più stabile, garantita e dignitosa; e questo anche alla luce delle esigenze previdenziali, e di un saldo demografico quanto più possibile attivo.
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In mattinata, dopo il già citato comma su permute e assegnazioni, si è passati all'esame in prima lettura del progetto di legge sulla protezione della fauna selvatica. Un traguardo importante – ha sottolineato il Segretario Canti -, che completa un iter intrapreso anni fa, per colmare un vuoto normativo ancora esistente. L'obiettivo è una efficace salvaguardia dell'ecosistema e della biodiversità in territorio.

E poi l'esame delle istanze d'arengo. Approvata all'unanimità quella per il contrasto al diffondersi della processionaria del pino. Ok dell'Aula anche all'istanza per la realizzazione di soluzioni che limitino il traffico pesante su Strada La Venezia, a Chiesanuova. Unanime apprezzamento, poi, per l'istanza d'arengo nella quale si propone l'istituzione di un parco in ricordo delle vittime del Covid. L'idea – ha ricordato il Segretario Canti – è quella di piantumare un albero per ogni caro estinto, affiancando una targhetta commemorativa. “Un gesto significativo – ha detto - in questa fase di ripartenza dopo l'emergenza vissuta”. Potrebbe essere denominato “Parco della Memoria”; si pensa, come location, al Parco Laiala. Unanimità dei consiglieri. Approvata quindi l'istanza che chiede di mettere in sicurezza e migliorare la vivibilità di Via del Voltone, che ha già avuto l'ok della Giunta di Castello. Via libera poi all'istanza per il recupero del lavatoio e della Fonte fra Strada di Maiano e Strada del Poggio dei Furci, così come quella per la messa in sicurezza dei passaggi pedonali al Parco Ausa. E poi un'istanza che propone un intervento di ampio respiro: il completamento del percorso ciclopedonale sul tratto dell'ex Ferrovia Dogana-San Marino Città. Il Segretario Canti ha ricordato come siano stati già redatti progetti sul tema, con collegamenti anche verso l'esterno, e ha chiesto dunque l'approvazione dell'istanza. Tutti favorevoli. Ultima istanza approvata quella per ricordare, nella toponomastica di Città, Clara Boscaglia: figura carismatica della società e della politica sammarinese. Ricordato il suo esempio per le donne.

Infine la votazione degli ordini del giorno; a partire da quello presentato da RF e Libera per invitare a il Governo a “dare mandato agli organismi preposti per la valutazione dell'adesione delle scuole sammarinesi al network delle scuole UNESCO, organizzando sul tema incontri, seminari e altre attività informative”. “Sicuramente è un passo avanti aderire a questo processo”, ha sottolineato dal canto suo il Segretario Belluzzi; prima dell'approvazione. Ok dell'Aula anche all'OdG, concordato da tutti i gruppi, sul conflitto israelo-palestinese, nel quale si dà mandato al Congresso di farsi portavoce, in seno agli organismi multilaterali, affinché vi sia un arresto immediato del conflitto, attraverso una risoluzione pacifica delle controversie basata sul diritto internazionale; e a promuovere un dibattito in Commissione Esteri che favorisca una comune posizione del Titano sul tema. Invitati poi i parlamentari della PAM a promuovere nel consesso un dialogo proficuo fra le parti in conflitto. Eva Guidi, Libera, ha ribadito la necessità del concetto dei “due Popoli in due Stati”. Ricordata, da Spagni Reffi, RETE, la tregua dichiarata in queste ore, e poi l'invito a San Marino – in ragione del suo patrimonio valoriale – a proporsi come terreno neutrale per la risoluzione dei conflitti. “San Marino con la sua piccola voce di Paese neutrale può portare un valore aggiunto”, ha dichiarato Iro Belluzzi, NPR. Dopo l'approvazione – all'unanimità - i lavori della sessione si sono conclusi, in anticipo rispetto ai tempi prefissati.
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