Consiglio, in piena notte non passa l'emendamento per la tassa sui servizi

E' una votazione che sorprende la maggioranza, quella che avviene in aula consiliare all'una e mezza di notte. Sull'innalzamento della tassa per i servizi dal 3% al 4% passano gli emendamenti presentati da Cittadinanza Attiva, Rete e Partito Socialista. 27 i voti a favore, 25 quelli contrari. Il Governo ne esce battuto. Resta dunque l'aliquota precedente, ma il significato politico richiederà una lettura approfondita. Non bastano i voti delle opposizioni per raggiungere quel risultato, servono anche quelli di maggioranza. “Avevamo richiesto di non procedere con questo provvedimento – ha commentato a caldo il gruppo socialista – Governo e maggioranza hanno incassato una sonora bocciatura”. Votazioni in libertà anche in precedenza, quando passa l'emendamento di Upr e Socialisti sulla sicurezza, in cui si impegnano i comandanti delle forze dell'ordine a predisporre una proposta per rafforzare il pattugliamento e a istituire la centrale operativa unica. Voto unanime sull'emendamento trasversale, che per scongiurare il rischio che un debitore in difficoltà per il pagamento delle rette scolastiche o della casa di riposo debba subire la riscossione forzosa del credito. Passa all'unanimità anche l'emendamento dei consiglieri Denise Bronzetti e Luca Lazzari per l'assunzione di invalidi o portatori di deficit, mentre viene ritirato un emendamento di consiglieri della DC che prevedeva la concessione di residenza a chi investe una somma superiore ai 5 milioni di euro. Non passa la proposta di Rete di destinare una parte del contributo sindacale dei lavoratori allo Stato, per interventi di carattere sociale. Qui la votazione è stata paritaria, 27 a 27. Discussione accesa anche sull'articolo della finanziaria che prevede la Solidarietà Familiare, respinti gli emendamenti di Rete, Cittadinanza Attiva e UPR, ma anche nelle fila di maggioranza si esprimono dubbi e perplessità. Aula divisa anche sull'emendamento presentato da Bronzetti e Lazzari, approvato a maggioranza, sul quale si dissociano Upr, Rete e Noi Sammarinesi. Accolto anche l'emendamento di Rete per uno studio che consenta di trasformare la Smac in una moneta complementare, amministrata dall'ente gestore e finalizzata all'aumento delle transazioni in Repubblica, oltre ad incentivare l'uso della Smac anche nei non residenti. I lavori del consiglio sono stati interrotti alle 2 di notte e riprenderanno lunedì mattina.

SB

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