Consiglio: presentati odg per chiedere le dimissioni di Galassi, Valentini e lo scioglimento dell'Aula
siamo tutti quanti fidati prima di certi personaggi e non abbiamo avuto la forza di fermare certi azioni evitando che generassero un danno enorme al Paese. Quel sistema è ancora in essere lo dice la magistratura, replica il capogruppo di Civico 10 rinnovando la richiesta di andare alle elezioni. I motivi politici sono seri, sostiene. Nessun cittadino aveva consapevolezza di quello che i magistrati hanno descritto con questa tremenda concretezza. Il Consiglio nella sua azione è sostanzialmente delegittimato. Da oggi, afferma Zafferani, i cittadini sono autorizzati a pensare che ci
sia del marcio dietro ogni atto del governo, visti i tanti addentellati tra politica e imprese, tra politica e poteri forti. Dal progetto del Polo museale affidato all'architetto Moretti, spiega, alla richiesta rilanciata ieri dal Psd alla Cartiera Ciacci di mettersi in regola. Se manca la credibilità, sottolinea, tutto si riduce a uno sterile esercizio di resistenza. Alcuni Segretari di Stato inoltre sono esponenti di primo piano della stagione del gattismo. Siete stati voi, dice Zafferani alla dc, a riproporre Gatti e Podeschi nel 2008 e c’è voluta una commissione di inchiesta e una fatica enorme per metterli da parte. Il gattismo, conclude, è tuttora nel dna democristiano. E per evitare le elezioni non voglio più sentire frasi che sanno di tutoraggio sulla magistratura. Questa è un potere autonomo che va avanti indipendentemente dalle crisi di governo. Racconta il suo percorso politico e personale, Marco Gatti. Nella dc del 2001 – sottolinea – era esclusa la possibilità di dibattere. Abbiamo scelto di combattere dall'intero e nel 2007 Valentini vinse il congresso insieme a tante persone che volevano il rinnovamento. E' stato un percorso combattuto e appena la dc è tornata al governo è ripresa la lotta interna. Ma, ricorda, siamo andanti avanti – anche su Finproject – nonostante le minacce di far cadere il governo. Alla domanda la politica Marco Gatti risponde 'no'. I partiti tradizionali, chi prima, chi dopo, e noi lo siamo stati tra i primi, hanno avviato il rinnovamento. Noi lo abbiamo fatto nei metodi e nelle persone. Alle elezioni, conclude, dobbiamo andare solo se non abbiamo fiducia tra di noi, governo e maggioranza.
Sonia Tura