Consiglio. Presentato progetto di legge per istituire Istituto Finanziario Pubblico
locali - senza istituire l’ennesimo carrozzone pubblico. Il partito socialista assicura tutta la disponibilità al dialogo su un tema che, sottolinea, deve essere affrontato in modo responsabile. Entra nel merito della proposta l’Upr con Marco Podeschi che analizza i singoli articoli per chiedere cosa accadrà con il settore pubblico allargato. Porta l’esempio dell’azienda dei servizi che dovrà essere trasformata in spa e che oggi ha solo la proprietà delle reti sul territorio. Invita a un confronto più pacato e a non aizzare i cittadini Nicola Renzi di Alleanza Popolare. Una gestione consapevole e competente del patrimonio dello Stato, dice, viene definita una proposta criminale. Durissimo l’intervento del Segretario all’industria. Io non ci sto – dice Arzilli - al gioco della lettura
sempre di parte, al processo alle intenzioni e al fuoco di fila per trasformare un progetto che ha una valenza strategica in qualcosa di poco chiaro. E’ falso affermare che si vogliono svendere i beni dei cittadini che non si possono alienare per legge. L’Ifp è uno strumento moderno che non ha nulla a che vedere con l’Iri. Il progetto non nasce oggi, conferma il segretario del Psd Gerardo Giovagnoli. E’ stato condiviso anche con chi adesso lo contesta e vuole aiutare l’economia con una gestione oculata delle risorse presenti sul territorio. Da Gian Nicola Berti di Noi Sammarinesi la proposta di accorpare alcuni istituti per ridurre le spese. E il consigliere di Noi Sammarinesi punta il dito su Banca Centrale. Fu un errore enorme crearla, afferma. Non ci serve, è assolutamente inutile. Prendiamo spunto dall’Ifp per andare avanti e implementiamo l'Aif e la Vigilanza. Felici replica ricordando che, nel 2010, tutta l'opposizione chiese di definire una immobiliare pubblica per la gestione del patrimonio dello Stato dando mandato, all'allora Patto per San Marino, di presentare entro giugno 2011 il progetto di legge per costituire una immobiliare di servizio pubblico. L'articolo della finanziaria fu approvato a stragrande maggioranza. Oggi, sottolinea il Segretario alle finanze, fare i marziani in Aula è una profonda disonestà intellettuale. Il progetto di legge, aggiunge, ribadisce in tutti i modi e con tutte le garanzie che quando si tratta di beni dello Stato si torna in Consiglio. Questo è uno strumento che permette di togliere alla gestione diretta della politica il patrimonio dello Stato. L'immobiliare, puntualizza Francesca Michelotti, riguardava solo il patrimonio. Qui si fa ben altro che acquisire i beni di proprietà dell'Eccellentissima Camera. Qui si parla di cartolarizzazione.
Sonia Tura