In Consiglio protagonisti Cassa di Risparmio e Spending Review
Più coraggio nelle scelte di sviluppo per andare oltre i tagli. Lo chiede il capogruppo del Psd, aprendo il dibattito sull’assestamento di bilancio, lo chiede l’opposizione, lo chiede anche tutta la maggioranza. Il rilancio del Paese deve andare oltre i tagli è l’invito, con Alleanza Popolare che però dice: anche sui tagli si può fare molto di più. Macina chiede interventi strutturali sulla spesa pubblica. E’ passato troppo tempo, i decreti stentano a essere approvati. Occorre il coraggio di assumersi rischi e responsabilità perché non tutto dipende dalla black list, molto dipende da noi. Il segretario della dc Marco Gatti condivide la richiesta di maggior coraggio. Il governo, dice, deve adottare i provvedimenti fino in fondo. La sfida è nel prossimo bilancio. La maggioranza sottolinea anche gli aspetti positivi come l’inversione di tendenza sulla spesa pubblica. La variazione di bilancio presenta una riduzione delle spese di 2,5 milioni di euro. L’obiettivo, ricorda Bene Comune, era risparmiare 10 milioni. Ne abbiamo recuperati 11 e mezzo. Giudizio positivo anche per il rafforzamento di Cassa di risparmio. Lo Stato, afferma la maggioranza, compie un atto di responsabilità forte, serve una nuova governance e il piano poliennale di recepimento deve raggiungere gli obiettivi di messa in bonis dell’istituto, per tornare nel tempo più breve possibile a svolgere appieno, senza interventi dello Stato, la propria attività. La banca, conferma Gatti, ha un problema patrimoniale non di liquidità. L'intervento dello Stato è d'obbligo e non vogliamo venga aggredita dagli squali che ci sono nelle economie finanziarie. E gli squali, aggiunge Mario Venturini, erano interni. Anche Simone Celli chiede più coraggio e più sviluppo. Mancano ancora i decreti attuativi, afferma il segretario socialista, perché ci sono visioni diametralmente opposte all'interno della maggioranza che ne impediscono il varo.. Diversa invece la posizione su Cassa di Risparmio. Meglio nazionalizzare, per Celli, fino a quando non sarà in sicurezza. Posizione condivisa da Rete che in questa politica vede solo tasse. Ivan Foschi invita il governo a darsi una mossa, investendo in primis sull'innovazione tecnologica.. Punta il dito sulla politica estera invece il capogruppo dell'Upr rifacendosi proprio all'intervento di Macina. Lo sviluppo deve essere aggredito a prescindere dalla black list eppure, stranamente, non si parla più dello stato dei rapporti tra Italia e San Marino. Dopo la ratifica degli accordi contro le doppie imposizioni, ricorda Giovanni Lonfernini, è sceso un silenzio preoccupante. Non vorrei, dice, che l'Italia volesse verificare le nostre normative interne, in particolare la riforma tributaria. Torna su Cassa di Risparmio Andrea Zafferani ribadendo che nessuno discute l'intervento ma si criticano modalità e scarsissima trasparenza. L'Aula, afferma il consigliere di Civico 10, dovrà deliberare su un intervento che costa 105 milioni di euro e di cui non si conosce il piano di rientro. Per Zafferani il vero obiettivo del governo è entrare a piedi pari in Cassa per avere accesso all'enorme liquidità - dovrebbe arrivare oltre un miliardo di euro – soldi, afferma, che servono per finanziare quella spesa che il governo non vuole tagliare. Denise Bronzetti chiede di tenere alta l’attenzione per non far diventare i momenti di crisi l’occasione ghiotta di svendita di certi settori E lancia l’ennesimo richiamo su Cassa. “vorrei che la scelta di emettere titoli pubblici fosse fatta nella massima chiarezza”. I distinguo nella maggioranza, sottolinea Nicola Renzi, non sono di natura politica e non sottintendono che la maggioranza non ce la farà. Questo assestamento è l’aperitivo della spending review. Nella legge di bilancio gli altri interventi. La replica del Segretario alle finanze è amara. Sono deluso, dice Claudio Felici, da alcuni momenti, anche di irresponsabilità che hanno attraversato l’Aula. Alla politica di questo Paese e alla sua classe dirigente sta la capacità di attraversare il guado. L’assestamento di bilancio non è mai un progetto strutturato ma un aggiustamento necessario di alcuni parametri di bilancio. A chi ha bisogno di marcare il territorio con interventi eclatanti, a chi sosteneva che il comitato della spending review non avrebbe portato alcun vantaggio oggi, con la prova provata del risparmio di oltre 10 milioni di euro, sottolinea Felici, dovrebbe dire ci siamo sbagliati.
Sonia Tura
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