Consiglio: le reazioni al documento della maggioranza
L'arrivo del documento della maggioranza sui primi interventi di spending review a metà dibattito, movimenta la discussione sul mega comma economico e lascia l'amaro in bocca nei consiglieri già intervenuti. Ci sarà tempo per rifarsi in sede di replica, ed è sempre la maggioranza a ripartire dall'idea del consigliere Capicchioni di uno scudo fiscale al contrario. Nello stesso partito, il Psd, Denise Bronzetti lamenta la mancata presentazione dei tagli alla spesa da parte del governo, mentre lo ha fatto la maggioranza, con responsabilità. Poi un appello, a rivedere le aliquote della riforma fiscale, rivolto proprio al segretario alla finanze, collega di partito. Una tirata d'orecchio al governo dai banchi della maggioranza che non è sfuggita ai consiglieri dell' opposizione. L'Unione per la Repubblica è la prima a ringraziare la collega Psd. "Se questa incapacità dell'esecutivo – dice Pier Marino Mularoni - fosse attenuata da un confronto con tutta la classe politica potremmo anche ragionare che c'è buon senso, ma non se è aggravata dall'autoreferenzialità". Pesante l'intervento del consigliere di Rete. Si scaglia contro la Compagnia delle opere, i cui interessi soprattutto nel settore dei servizi e della sanità emergono all'interno dei documenti di governo e maggioranza. “Il nuovo modello economico delineato e spacciato come cambiamento altri non sembra che un'evoluzione del sistema speculativo che si sta riadattando e trovando nuovi strumenti per garantire gli stesi potentati di prima”, dice Elena Tonnini, tacciando i nuovi progetti non come riforma, o modelli di sviluppo ma una dichiarazione di guerra alle persone oneste.
Giovanna Bartolucci
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