In Consiglio la ricapitalizzazione della Carisp. Sinistra Unita l'unica contraria

Sulla necessità di intervenire a tutela della Cassa di Risparmio si registra una condivisione pressoché unanime, su come farlo invece le voci si dividono. La proposta di aumento di capitale di 60 milioni che lo Stato prende in prestito da Banca Centrale – spiega il Segretario di Stato per le finanze – richiedeva una variazione al bilancio senza aumento del deficit. Il costo è spalmato su diversi esercizi. Per il 2012 si aggira sui 3 milioni e mezzo, compensato da una riduzione della spesa in conto capitale. L’aumento di capitale si avvicina al voto con la sola voce contraria di Sinistra Unita. Il psd, anticipa Giuseppe Morganti, collaborerà fino in fondo nel progetto e nelle scelte. Non siamo mai stati disponibile a sostenere l’Esecutivo su aspetti che riguardano il programma di governo. Lo abbiamo fatto e lo faremo sui temi fondamentali per la messa in sicurezza del Paese. Gabriele Gatti anticipa il proprio voto a favore e riversa una pioggia di critiche sul Segretario alle finanze. Avrei preferito, elenca, una legge ad hoc e una relazione di Banca Centrale. Avrei voluto sapere che l’accordo con Bankitalia va avanti. Si agisce per interventi sporadici e anticipa, quando discuteremo la riforma tributaria questa improvvisazione emergerà in modo inquietante. Si deve ripartire con l’economia, replica il capogruppo di Ap Roberto Giorgetti, ma non con soluzioni miracolistiche e senza lezioni da parte di coloro – e non solo in politica - che questi problemi li hanno creati. A preoccupare l’Upr è la mancanza di prospettive. Non c’è un progetto,accusa Pier Marino Mularoni, nel governo, nella Segreteria alle finanze e in Banca Centrale. Ma prima di tutto c’è l’interesse generale del Paese e Pier Marino Menicucci anticipa il voto a favore. Non ci tireremo indietro di fronte a una situazione in cui è necessario fare quadrato, assicura il capogruppo socialista Paolo Crescentini anche se, ribadisce, avremmo voluto un provvedimento ad hoc e non un assestamento di bilancio. Voto a favore anche dei Moderati ma con un intervento molto critico. Per Angela Venturini sono troppi gli elementi che fanno sorgere dubbi. Dalla situazione finanziaria internazionale a una classe politica corrotta indegna, dice, di rappresentare San Marino. Voto si, spiega, perché sono superiore ai giochi miserrimi che hanno portato il Paese in questa situazione. Il cambiamento è prima di tutto un fattore morale. E a chi ha definitivo i moderati dei “moscerini” replica, non siamo dei pidocchi. Solo da Sinistra Unita arriva un secco no. Voteremo contro con dispiacere e smarrimento, afferma Francesca Michelotti, che ripercorre tutta la vicenda Delta e dice:se la Cassa non avesse acquistato la quota di Sopaf per 70 milioni - cifra sovrastimata sottolinea la Michelotti - oggi non avrebbe bisogno di 60 milioni dallo Stato. Carisp, conclude, deve riscuotere da Delta 900 milioni, soldi che fanno gola agli avvoltoi del credito. E’ stato un errore, sotttolinea Fiorenzo Stolfi, attribuire tutte le responsabilità a Fantini. Le conseguenze si sono viste. Cassa di Risparmio ha subito lo scippo di Delta, gli è stata sottratta la gallina dalle uova d’oro, smantellata e consegnata ad altri. E non dimentichiamoci, aggiunge, che la gestione aveva l’avvallo della Banca d’Italia. Interviene a sostegno dell’intervento presentato da Valentini il Segretario alla sanità Claudio Podeschi, tirato in ballo dal Movimento Per San Marino come beneficiario del conto segnalato dalla magistratura al Consiglio dei XII che dice: non mi faccio intimorire dai morsi degli avversari e da chi oggi ha una dentiera e prova a tornare in politica.

Sonia Tura

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