Consiglio: riflettori su Polizia Civile e un riordino dei corpi che "s'ha da fare"
Per Matteo Ciacci la sfida cruciale è la Centrale Unica. Occorre capire – dice - se funziona e come migliorarla. Per la minoranza il decreto riconosce ruoli ai quali verrà riconosciuto un aumento di stipendio, diversamente da quanto avvenne – ricorda Roberto Ciavatta – con la Gendarmeria. E in un'ottica di integrazione, ritiene urgente che la Polizia Civile sia equiparata come statuto ad un corpo militare. Alessandro Mancini concorda: deve essere trattata in maniera diversa rispetto all'amministrazione pubblica. L'opposizione invita inoltre a non procedere a compartimenti stagni. “Se si vuole che i tre corpi collaborino – avverte - occorre porli sullo stesso piano dei diritti e doveri”. “Il coordinamento non funziona – dice Teodoro Lonfernini – perché non è mai stata trovata una figura che li facesse dialogare”. Per Federico Pedini Amati il decreto altro non è che una “marchetta elettorale”. “Ridurre tutto quello che fa il governo a voti e clientelismo – si sfoga Guerino Zanotti - è frustrante”. Smentisce sia stata cambiata la struttura retributiva. “Non abbiamo creato nessun livello differente da quelli che già ci sono” mentre, sull'altro tema ricorrente, vale a dire riconoscere alla Polizia Civile uno statuto speciale, “non è questa la sede. Qui – ribadisce – si sta seguendo quanto fatto nella pubblica amministrazione. Non avevamo altre deleghe”. Viene anche ratificato il decreto sulle Disposizioni relative al secondo fabbisogno generale.
MF