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Consiglio: riflettori puntati sullo sviluppo. Manca però la relazione di maggioranza e il comma salta

4 dic 2018
Andrea Zafferani
Andrea Zafferani
Il Consiglio riparte dalla legge in sostegno allo sviluppo economico, “la principale politica industriale che oggi possiamo porre in essere” dice Andrea Zafferani che in linea con l'indagine Doing Business, punta alla competitività delle leggi e allo snellimento della burocrazia. Interventi – spiega – a costo zero.

“Attraverso due deleghe molto importanti – afferma - questa norma dà strumenti per semplificare”. Si parte dall'innovazione tecnologica, regolamentando specifici settori su cui San Marino vorrà puntare. Il focus non sarà più soltanto sulle start up ma sull'attrazione di intere aree di attività che guardano a Paesi con normative complete, chiare, facilmente adattabili. “L'obiettivo – precisa - è tradurre queste deleghe in una prima base normativa entro gennaio. Fondamentale sarà il lavoro di San Marino Innovation e del suo comitato scientifico, che vede la partecipazione di primari studi legali italiani e di aziende “che non hanno bisogno di presentazione” come Cerved, Cisco e recentemente anche Oracle. Prova – aggiunge Zafferani - dell'interesse che una normativa seria e completa può creare nel mercato”.

Fronte residenze e permessi di soggiorno per motivi economici, si reintroduce la possibilità di depositare una fideiussione risolvendo così i problemi di applicazione causati dal regime della garanzia reale. Zafferani accende poi i riflettori sull'articolo 9 che introduce una delega per la semplificazione burocratica e amministrativa “che cambierà – promette – il rapporto fra Pa ed impresa”. Il gruppo di lavoro nominato a luglio per ridurre procedure, tempistiche e costi per l'avvio dell'attività d'impresa, ha individuato 15 punti su cui intervenire: dall'introduzione del silenzio-assenso alla fattura elettronica, passando per l'eliminazione del concetto di “licenza ad operare”, su cui la Segreteria si sta concentrando e che rivoluzionerà la struttura dell'avvio di impresa. “Basterà infatti costituire la società – spiega Zafferani - e si potrà lavorare”. “Temi che consentiranno di avanzare fortemente nell'indagine Doing Business e che dovranno essere posti in essere entro aprile”, mentre rimane aperto il dialogo con le associazioni di categoria e professionisti del settore.

Il neo segretario di SSD Alessandro Bevitori si dice sicuro dei benefici anche in termini di immagine. “Fondamentale – rileva – l'introduzione di controlli a posteriori e non a monte, “che spesso – dice - hanno fatto desistere potenziali investitori”.

Dall'opposizione si alzano le critiche della Dc. Pasquale Valentini ricorda che per favorire imprese ed investimenti sono fondamentali stato di diritto “che qualche giorno fa – dice - ha subito un altro duro colpo” e il sistema bancario “che non gode – afferma - di buona salute”. Punta poi il dito contro il rinvio a decreti delegati. “Bisognava presentare una relazione su quanto non ha funzionato negli ultimi 5 anni intervenendo con una base normativa più solida e duratura. Il decreto ha senso – spiega - quando c'è una norma chiara che lo sostiene. La modalità con cui si è scelto di legiferare è precaria”.
Viene fatto inoltre notare l'assenza della relazione di maggioranza al progetto di legge. La Reggenza convoca quindi i capigruppo e si decide, nel rispetto del regolamento, di non procedere con la discussione del comma che viene quindi rinviato ad una prossima sessione del Consiglio. Probabile a questo punto l'inserimento in finanziaria degli articoli ritenuti dal Governo più urgenti.

Si torna quindi ai decreti. Passa quello sull'Agenzia per lo sviluppo digitale. Si parla poi della partecipazione di San Marino all'expo di Dubai. Il commissariato lavorerà in sinergia – dice Nicola Renzi – con l'Agenzia per lo sviluppo. Il dibattito proseguirà fino a mezzanotte.


MF

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