In Consiglio la riforma del diritto societario
Tutte concordi le voci registrare negli interventi successivi. Certo qualche distinguo o richiesta di aumentare il livello delle garanzie, ma in complesso una condivisione generalizzata della filosofia ispiratrice del provvedimento legislativo. Rifondazione Comunista, ad esempio, giudica positivamente la tutela del diritto d’impresa e il superamento del regime concessorio, limitandosi ad una esortazione: attenzione – ha dichiarato Vanessa Muratori – a non trasformare tutto nella liberalizzazione della pirateria imprenditoriale. L’esponente dei Sammarinesi per la Libertà, Monica Bollini, condivide il superamento del nulla osta ma invita a definire prima il modello economico. Ci sono attività – spiega – che devono però essere ancora sottoposte ad autorizzazione” e il riferimento è in particolare a quelle del settore finanziario, a tutela anche dello Stato. Plaude all’intervento Alleanza Popolare, che per voce del Capogruppo Tito Masi ricorda l’impegno in questa direzione del precedente governo a tre. Un passaggio importante – dichiara - ma soprattutto un atto dovuto se si vuole modernizzare il sistema. Non rimpiangeremo certo – aggiunge Masi - il sistema che ci apprestiamo a lasciare. Una nota discorde si registra sull’ipotesi di costituire un’authority per il nulla osta alle attività strategiche. Da un lato ci sono coloro che ravvisano in questa figura un sostituto del Congresso di Stato, dall’altro chi invece non lo ritiene uno strumento adeguato. Un punto sul quale si discuterà sicuramente. Il dibattito è alle prime battute, di qui alla definizione della nuova legge il confronto sarà sicuramente serrato. In ballo, hanno spiegato in tanti, c’è la collocazione del sistema economico sammarinese sui mercati internazionali.