La legge sullo sviluppo al centro della scena politica con il Consiglio Grande e Generale che domani riprenderà i lavori partendo proprio dagli emendamenti presentati da maggioranza e opposizioni ai decreti delegati che rendono operativo il provvedimento. La minoranza contesta la tempistica adottata da Bene Comune che, accusa, ha presentato all'ultimo minuto degli emendamenti senza dare a tutta la politica la possibilità di approfondirli. Si è persa l'occasione di trovare una forma di lavoro convincente sullo sviluppo, è la critica. Il decreto è in ritardo soprattutto se paragonato agli strumenti messi in campo da Svizzera, Austria, Slovenia e Malta. Sul fronte opposto la maggioranza che definisce particolarmente interessante il provvedimento, soprattutto ora che siamo usciti dalla black list. Molte aziende si stanno avvicinando al nostro territorio e a chi parla di mancata competitività rispetto al sistema svizzero, Marco Gatti dice che ci sono addirittura soggetti economici svizzeri che si trasferiscono a San Marino. Il decreto sullo sviluppo è il passo di un percorso più ampio, sottolinea il Segretario per le finanze. Nasce dal confronto sulla legge e continuerà con altre con normative come la riforma delle licenze. Quando i risultati daranno posti di lavoro e nuove imprese vedremo chi avrà ragione. E credo, ha concluso, che la ragione sarà di tutta l'Aula perché tutti qui tengono allo sviluppo del Paese.
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