Il consiglio riparte dalla votazione dell'articolato della riforma tributaria, una mattinata nella quale gli interventi si sono concentrati soprattutto sugli articoli relativi alle imposizioni fiscali per i redditi di lavoratori autonomi e sugli oneri deducibili. In aula si mantengono le posizioni già espresse in commissione finanze, le critiche dell'opposizione su una riforma a metà, che aumenta le aliquote solo per dipendenti e pensionati e la carenza di strumenti contro l'evasione fiscale. La maggioranza ha risposto che i decreti delegati metteranno mano a questa situazione individuando le migliori azioni in mano al tributario per scovare i furbetti del fisco. Il consigliere di Rete, Ciavatta ancora protagonista di un battibecco con l'accusa all'altra parte dell'aula di non intervenire per ordine di squadra. “Siamo già intervenuti in sede referente", gli ha ricordato il consigliere di Ap, Venturini, smentendo ogni divieto di intervento. Finora il parlamento ha licenziato 47 articoli, praticamente un terzo dell'intero progetto di legge, procedendo speditamente almeno finora e non accogliendo alcun emendamento dell’Opposizione. Tanto che si potrebbero accorciare i tempi per l’approvazione e non ricorrere alla seduta domenicale. Da questa mattina l'Usl è su piazza della libertà con un gazebo e i vertici indossano la maglietta I love San Marino; dalle 17 il terzo sindacato ha convocato i suoi simpatizzanti, una manifestazione che si aggiungerà a quella prevista alle 18 organizzata da tre partiti di opposizione e due movimenti.
Giovanna Bartolucci
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