Consiglio: il saluto della Reggenza
Ad aprire i lavori è stata però la Reggenza che, salutando il Consiglio, torna a parla e di equità e dell’opportunità di ricercare la massima condivisione, elementi fondamentali – rimarca – per le decisioni che dovranno essere prese.
Ci auguriamo, dicono i Capi di Stato, che lo Spending Review possa concludere rapidamente i lavori. Nel frattempo invitiamo tutti a fare la loro parte eliminando gli sprechi e contenendo le spese. Ed è proprio la situazione economica al centro del messaggio che i Capitani Reggenti indirizzano all’Aula. Preoccupa la situazione del mercato del lavoro, che ormai rappresenta un’emergenza anche a San Marino. Siamo vicini, dicono, a chi non trova lavoro, a chi l’ l’ha perso e a chi si sta avviciando al termine del periodo di copertura degli ammortizzatori sociali. Solo l’adozione di misure e provvedimenti tesi al rilancio del nostro sistema economico può creare nuove e solide opportunità occupazionali, ribadisce la Reggenza. E questo sviluppo non può prescindere dal rapporto con l’Italia. Confidiamo, concludono i Capi di Stato, che quando prima possano essere rese operative le intese già raggiunte, ad iniziare da quell’accordo contro le doppie imposizioni fiscali la cui mancata ratifica da parte del Parlamento italiano condiziona sempre più, pesantemente l’attività delle nostre imprese e della nostra economia, del tutto ingiustamente - rimarca la Reggenza - in ragione del percorso virtuoso compiuto con determinazione negli ultimi anni dalla nostra Repubblica, percorso che ha ottenuto dalla comunità internazionale tanti autorevoli riconoscimenti. Nel pomeriggio toccherà alla patrimoniale. Oltre 40 le richieste di parola.
Il discorso integrale:
Signori Consiglieri,
Signori Segretari di Stato,
in questa prima seduta consiliare da noi presieduta desideriamo rivolgere a Voi tutti, Onorevoli Consiglieri e Onorevoli membri del Congresso di Stato, il nostro saluto più cordiale ed esprimere l’auspicio di una proficua attività e di una fattiva collaborazione.
Una buona gestione della cosa pubblica non può infatti prescindere da un corretto e laborioso svolgimento dell’attività di questo organo - il più rappresentativo dell’Ordinamento del nostro Stato - dalla sua capacità di operare con chiarezza e di corrispondere, con un’azione proficua e rispettosa delle regole democratiche, alle esigenze che emergono dalla società. Missione - questa - propria della politica e che, quando viene disattesa, contribuisce a determinare nei cittadini disaffezione, disinteresse, diffidenza ed ostilità.
Il passaggio che il nostro Paese sta attraversando - in un contesto di grave e perdurante crisi economica e finanziaria in particolare nel continente europeo - è complesso e delicato. Siamo convinti che tutti coloro che siedono in quest’Aula ne abbiano una piena consapevolezza, essendo responsabili della cosa pubblica. Tutti avvertono l’urgenza dell’impegno di condurre il nostro Paese fuori dell’attuale situazione di difficoltà e di riuscire a dare ai nostri concittadini la fiducia e l’ottimismo per il futuro loro e delle loro famiglie.
Con la consapevolezza dei limiti che sono propri della più alta Magistratura riteniamo dunque nostro preciso dovere sollecitare le forze politiche ed il Consiglio Grande e Generale ad operare con l’alto senso dello Stato e la responsabilità che la criticità del momento più che mai richiede e per trovare, in tempi celeri, le soluzioni più appropriate per offrire prospettive chiare e serie ai Sammarinesi. Condizione - questa - fondamentale per recuperare appieno la fiducia, il rispetto e la considerazione dei nostri cittadini e per porsi, in questo momento di grande incertezza e preoccupazione, quale punto di riferimento autorevole e credibile per l’intera comunità. E’ un momento in cui Istituzioni, forze politiche, economiche e sociali e i cittadini tutti sono chiamati a dare il loro contributo e a porre a disposizione della collettività il proprio impegno e la propria intelligenza per il raggiungimento del più alto obiettivo rappresentato dal bene del nostro Paese. Nel nostro discorso di insediamento abbiamo parlato di equità e dell’opportunità di ricercare la massima condivisione, che oggi intendiamo ribadire come due elementi fondamentali cui improntare le decisioni che dovranno essere prese e i provvedimenti da attuarsi a breve. Auspichiamo pertanto che il confronto in questa Aula si svolga in un clima di dialettica democratica ma allo stesso tempo di rispetto reciproco e possa contribuire a raggiungere, nel pieno rispetto dei ruoli e delle diverse sensibilità qui rappresentate, quelle intese e quelle condivisioni che - soprattutto sui grandi temi e nei momenti particolarmente delicati - sono necessarie per trovare le soluzioni migliori ai problemi dei Paesi. Ci auguriamo che lo Spending Review Team possa concludere rapidamente e proficuamente i suoi lavori e che le proposte che saranno fatte per il contenimento della spesa pubblica siano altrettanto rapidamente vagliate, con l’adozione delle conseguenti decisioni. Nel frattempo, invitiamo tutti a fare la loro parte per l’eliminazione degli sprechi e per il contenimento delle spese. Riteniamo positivo a livello di metodo e proficuo nei risultati il confronto che si è svolto nell’ambito del Tavolo per lo Sviluppo, con il coinvolgimento delle diverse componenti politiche, economiche e sociali, al fine di delineare con il contributo delle esperienze e delle proposte di tutti un nuovo modello di sviluppo per la nostra Repubblica.
In questo momento occorrono determinazione e forte impegno ad intraprendere azioni decise ed incisive per garantire al nostro sistema stabilità, solidità e trasparenza e per costruire su fondamenta solide e sane il futuro sviluppo del nostro Paese, prestando sempre una particolare attenzione alle fasce più deboli della nostra popolazione, le stesse che in questo momento risentono maggiormente delle conseguenze della crisi. Ci preoccupa la situazione del mercato del lavoro che, purtroppo, ormai rappresenta un’emergenza anche a San Marino e che non possiamo assolutamente permetterci di sottovalutare. Siamo particolarmente vicini a quanti hanno difficoltà a trovare un’occupazione, a quanti hanno perso il posto di lavoro e faticano a ritrovarlo e stanno avvicinandosi al termine del periodo di copertura degli ammortizzatori sociali.
Solo l’adozione di misure e di provvedimenti tesi al rilancio del nostro sistema economico può creare nuove e solide opportunità occupazionali per la nostra popolazione, sostenendo il tessuto produttivo sano e dotato di vitalità che ha consentito negli anni di generare occupazione e ricchezza, creando condizioni per una maggiore competitività ed attrattività del nostro sistema Paese in un contesto internazionale in continua evoluzione e valorizzando quelle potenzialità sul piano turistico e quel patrimonio storico e culturale che ci ha permesso di conseguire il prestigioso riconoscimento dell’inserimento da parte dell’Unesco nel patrimonio mondiale dell’umanità.
Uno sviluppo che non può prescindere dalla bontà del rapporto - certamente privilegiato - che la nostra Repubblica intrattiene da sempre con la Repubblica Italiana, con la quale si è recentemente instaurato un rinnovato clima di collaborazione e di disponibilità ad un dialogo costruttivo, nel comune interesse dei due Stati e dei due popoli. Confidiamo pertanto che possano quanto prima essere rese finalmente operative le intese già raggiunte, ad iniziare proprio da quell’accordo contro le doppie imposizioni fiscali la cui mancata ratifica da parte del Parlamento italiano condiziona sempre più pesantemente l’attività delle nostre imprese e più in generale della nostra economia, del tutto ingiustamente in ragione del percorso virtuoso compiuto con determinazione negli ultimi anni dalla nostra Repubblica, percorso che già ha ottenuto dalla comunità internazionale tanti autorevoli e significativi riconoscimenti. Ci attende un impegno corale, da affrontare con senso di responsabilità ma anche con l’orgoglio e la consapevolezza di essere cittadini di uno Stato ricco del suo patrimonio di valori e della sua tradizione di libertà e di democrazia, che nei momenti di difficoltà è sempre riuscito a trovare unità d’intenti e che grazie alla determinazione, alla laboriosità e alla intelligenza del suo popolo è sempre riuscito a fronteggiare le sfide, ritrovandosi più forte e consapevole delle proprie potenzialità.
Al termine di questo nostro indirizzo di saluto desideriamo ringraziare i nostri predecessori, Teodoro Lonfernini e Denise Bronzetti, per averci agevolato nel compito di assumere al meglio questo importantissimo mandato.
Signori Consiglieri,
Signori Segretari di Stato,
Siamo certi che non ci mancherà la Vostra collaborazione e la vostra disponibilità e di questo vi siamo grati fin d’ora.