In Consiglio è scontro sulla legge che regola la libera professione di medici e infermieri dell’Iss
Per l’opposizione è una enorme sanatoria a favore di una casta. Per la maggioranza si regola l’apertura verso professionalità nuove e si consente al nostro sistema sanitario di accreditarsi su standard europei. Basta questo per comprendere quanto sono distanti le posizioni in Aula, sulla legge per l’esercizio della libera professione di medici e infermieri dell’Iss. Per la minoranza si crea un enorme conflitto di interesse, con disparità evidenti tra gli stessi dipendenti pubblici. Si consente al corpo sanitario di operare al di fuori del normale orario di lavoro, puntualizza Elena Tonnini di Rete, senza dare la stessa possibilità agli altri dipendenti pubblici. Il nostro sistema sanitario si sta aprendo all’accreditamento su standard europei, replica il Segretario Mussoni che invita ad agire sul risparmio ma anche ad introdurre regole che possono portare economie positive. Nel 2011, precisa, la libera professione intramuraria ha portato nelle casse dell’Iss 588mila euro. Nel 2012 questa cifra è salita a 828mila euro. E’ una legge che esiste in tutta Europa, ricorda Mussoni, chiedendo all’Aula di guardare avanti. Per Sinistra Unita la verità è che si vuole scaricare sulle spalle dei cittadini parte dello stipendio dei medici. Mussoni, afferma Augusto Michelotti, mette il primo candelotto di dinamite sotto l’Iss nella speranza di farlo saltare. William Giardi dell’Upr, anticipa la propria astensione in quanto medico dell’Iss e si appella all’etica dei suoi colleghi di maggioranza. Gli risponde dalle fila della dc Roberto Venturini: ”non faccio e non ho mai fatto la libera professione. Mi asterrò dal votare questa legge ma voglio vedere se in futuro, quando parleremo di Banca Centrale, chi ci lavora farà altrettanto.” Il Psd parla di una legge con potenzialità molto valide ma per Andrea Belluzzi senza provvedimenti ad hoc e senza controlli il terreno si fa scivoloso. Per i socialisti questa è la sanatoria di un abuso che permette alla casta dei medici di poter svolgere il doppio lavoro. Più opportuno, sottolinea Paolo Crescentini, sarebbe stato adottare la linea italiana per cui un medico può svolgere la propria attività in strutture pubbliche ma lo fa in forma privata. Tutte le regioni italiane consentono la libera professione, replica Mario Venturini, l’unica differenza è che in Italia un medico deve scegliere fra extra o intramuraria, da noi può farle entrambe. Anche il capogruppo di Ap anticipa che non parteciperà al voto. Sua moglie e suo figlio rivestono ruoli di primo piano all’interno dell’Iss. Ma, afferma “sarà mia cura invitare a tacere i 20 dipendenti pubblici di quest’Aula quando si parlerà di Pa, gli avvocati quando si discuterà di giustizia, Zafferani e Podeschi quando prenderemo in esame Banca Centrale. Mi aspetto e non ho dubbi, conclude che anche i consiglieri di Rete faranno altrettanto.
Sonia Tura
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy