E’ la giustizia e in particolare la sua amministrazione, l’argomento sul quale si concentra la seconda parte dei lavori del Consiglio Grande e Generale. Dalla relazione del magistrato dirigente emergono criticità ma anche aspetti positivi del Tribunale. Lo dimostrano l'esito del Consiglio Giudiziario di qualche giorno fa, come evidenzia il segretario Casali, dove sono stati scongelati i fascicoli sui reati finanziari, e la disponibilità dei magistrati a collaborare sui tre progetti di legge per il Moneyval (intercettazioni, rogatorie internazionali e fondazioni). Il responsabile politico della Giustizia evidenzia come “i procedimenti che riguardano la violenza alle donne siano aumentati e questo deve invitare a riflettere e desta – afferma Casali – preoccupazioni”. Evidenti anche fenomeni molto vicini alla mafia e per questo il Segretario di Stato, pur senza voler drammatizzare ne lanciare allarmi, invita a potenziare la lotta contro le infiltrazioni malavitose e mafiose e ad intensificare la lotta al riciclaggio formando personale specializzato che possa agire con adeguata efficacia. Un problema importante del Tribunale è rappresentato dal numero di fascicoli, per la cui soluzione, propone Casali, occorre applicare la legge approvata nel gennaio scorso sul reclutamento di nuovi magistrati. “Comunque - aggiunge - qualcosa di positivo si sta muovendo e gli input del governo sono pienamente ricevuti". Il giudizio complessivo è di moderata soddisfazione.
Il presidente della Commissione Giustizia, Tito Masi, indica come obiettivo una “giustizia rapida, efficace, imparziale e libera". Un tema sul quale la Commissione ha votato all’unanimità un documento che analizza le relazione del magistrato dirigente e sottolinea come vada affrontato il problema delle prescrizione dei reati, specie di quelli più gravi e che, come il processo Biagioli, tirano in ballo altri Paesi e organizzazioni criminali. “Altri argomenti evidenziati dal documento - prosegue Masi - sono l'incremento dei furti e danneggiamenti da ignoti e un maggiore impulso sull'attività di indagine per quanto riguarda la criminalità finanziaria”. “La situazione complessiva del Tribunale - conclude il consigliere - si caratterizza per tensioni e contrasto, con le varie componenti in lotta", e la mancata nomina del Magistrato dirigente non porta certo benefici in tal senso.
Le opposizioni esprimono apprezzamento per la relazione e riconoscono al Segretario alla Giustizia un atteggiamento equilibrato e di aver favorito la collaborazione fra maggioranza e opposizione su questi temi. Pur nella consapevolezza dei tempi necessari si sarebbero però aspettati dal governo
Una indicazione delle priorità: una programmazione più dettagliata degli interventi con le relative indicazioni di merito. La riforma dell’ordinamento giudiziario deve andare avanti ma ci sono questioni, che vanno comunque affrontate, come l’aggiornamento del codice di procedura penale o l’adeguamento della struttura carceraria. Sulla giustizia comunque il clima è di forte collaborazione come dimostra anche la votazione finale che ha visto l’aula approvare all’unanimità la relazione.
Sergio Barducci
Il presidente della Commissione Giustizia, Tito Masi, indica come obiettivo una “giustizia rapida, efficace, imparziale e libera". Un tema sul quale la Commissione ha votato all’unanimità un documento che analizza le relazione del magistrato dirigente e sottolinea come vada affrontato il problema delle prescrizione dei reati, specie di quelli più gravi e che, come il processo Biagioli, tirano in ballo altri Paesi e organizzazioni criminali. “Altri argomenti evidenziati dal documento - prosegue Masi - sono l'incremento dei furti e danneggiamenti da ignoti e un maggiore impulso sull'attività di indagine per quanto riguarda la criminalità finanziaria”. “La situazione complessiva del Tribunale - conclude il consigliere - si caratterizza per tensioni e contrasto, con le varie componenti in lotta", e la mancata nomina del Magistrato dirigente non porta certo benefici in tal senso.
Le opposizioni esprimono apprezzamento per la relazione e riconoscono al Segretario alla Giustizia un atteggiamento equilibrato e di aver favorito la collaborazione fra maggioranza e opposizione su questi temi. Pur nella consapevolezza dei tempi necessari si sarebbero però aspettati dal governo
Una indicazione delle priorità: una programmazione più dettagliata degli interventi con le relative indicazioni di merito. La riforma dell’ordinamento giudiziario deve andare avanti ma ci sono questioni, che vanno comunque affrontate, come l’aggiornamento del codice di procedura penale o l’adeguamento della struttura carceraria. Sulla giustizia comunque il clima è di forte collaborazione come dimostra anche la votazione finale che ha visto l’aula approvare all’unanimità la relazione.
Sergio Barducci
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