Consiglio: la seconda votazione su Banca Centrale divide l'Aula
Urli e schiamazzi in Aula, proteste durissime dell’opposizione alla ripresa dei lavori, quando la Reggenza ripropone la nomina del presidente di Banca Centrale. Una scelta che aveva già diviso l’ufficio di presidenza e che ha visto il capogruppo del psd proporre, a nome di tutta la minoranza, di non procedere. la votazione del comma è già avvenuta, premette, e non c’è stata alcuna dichiarazione di sospensione. L’unica candidatura era quella di Clarizia e il non gradimento indica una bocciatura. "E’ gravissimo - accusa l’opposizione - che si facciano forzature su situazioni come queste. Per la seconda volta consecutiva le proposte di Valentini vengono messe sotto i piedi - sottolinea Felici - e si vuole che in quest’aula si faccia finta di niente". "La Reggenza - rincara Paride Andreoli per il Psrs - si è messa in un vicolo cieco. Perché nonostante considerazioni fatte in ufficio di presidenza ha riaperto un comma chiuso. E’ sotto pressione di una maggioranza che non è più maggioranza e di un governo incapace. La Reggenza - ripete - è l’unica che alla fine avrà la colpa di questa situazione. E’ come se oggi Berlusconi avesse perso e subito dopo avesse fatto rivotare tutti". "Sarà il sindacato della Reggenza - anticipa Marino Riccardi del Psd - ad esprimersi su questa scelta", che definisce un attentato alla democrazia. Pier Marino Menicucci per gli Eps anticipa l’astensione. "Sul piano del regolamento - precisa - possono avere ragione entrambi gli schieramenti. La valutazione è politica. Clarizia non ha avuto il gradimento e mi sorprende che a questo punto non abbia ritirato la propria candidatura. Non condividiamo - conclude - il modo di procedere della maggioranza". Poi diversi consiglieri di opposizione hanno preso la parola sull’ordine del giorno nel modo in cui il regolamento prevede e cioè per esprimere il dissenso sul documento presentato dai loro gruppi, che avrebbero auspicato più duro. Pier Marino Mularoni dei Ddc e Giuseppe Morganti del Psd hanno presentato altri due ordini del giorno. Il primo prende spunto dalle dichiarazioni del capogruppo della Dc. Ha affermato, si legge, che non esiste una proposta ufficiale della candidatura a questo incarico da parte della maggioranza e quindi sono venute meno le motivazioni di questa nomina. Il secondo ordine del giorno invita il segretario alle Finanze ad aprire un confronto fra tutte le forze politiche per individuare candidato atto alla presidenza di Banca Centrale.
Sonia Tura
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