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Consiglio, sessione incentrata sul dibattito sull'Accordo UE

Da domani a venerdì 19 il confronto in Parlamento su una fitta agenda, con i consiglieri costretti a un tour de force, con diverse sedute notturne. In comma comunicazioni, visti gli attacchi degli ultimi giorni, è probabile si torni a parlare di sanità, nel mirino di opposizione e sindacati per lunghe liste d'attesa e difficoltà nel reperire medici. Protagonista della sessione sarà però l'Europa, con il riferimento del Segretario agli Esteri Beccari, che già in Commissione ha elencato i punti salienti dell'Accordo, chiarendone diversi aspetti.

Promette invece battaglia il Decreto su modalità, limiti e requisiti tecnici di progettazione ed esecuzione degli impianti di cogenerazione in ambito industriale, su cui Rete ha già espresso forte contrarietà. Attesa dai sindacati la ratifica degli Accordi per il rinnovo del contratto collettivo del pubblico impiego e per i salariati dell'Azienda Lavori Pubblici, che troviamo al quarto comma, quindi sarà tra i primi ad essere evasi. 

Tanti, invece, i temi che rischiano di saltare a prossima sessione, la maggior parte dei quali si trascina da mesi. Sono infatti 42 i commi in agenda, fra cui 11 progetti di legge in prima lettura e 3 a conclusione dell'iter; 7 istanze d'Arengo; 17 Decreti. L'Aula è chiamata ad affrontare, dopo rinvii, anche le modifiche allo statuto di Banca Centrale con le sostituzioni nel Consiglio Direttivo; l’istituzione di una Commissione Speciale sulle Riforme Istituzionali; la situazione del sistema scolastico e le modifiche al Piano Regolatore Generale, temi caldi che promettono di accendere il dibattito.

Difficile si arrivi al Riferimento del Congresso di Stato sulle iniziative per il recupero dei danni subiti e dei patrimoni nascosti dagli autori di condotte contro l’economia pubblica. Mentre, in chiusura di lavori, troviamo la votazione dell'ODG di Libera sul conflitto in Medio Oriente.

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