Consiglio: si comincia con le dimissioni dall'Upr e Rete invita a rivedere la legge elettorale
Remo Giancecchi spiega all'Aula la scelta sua e di William Giardi di interrompere percorso politico nell'Upr perchè anticipa, sono state date interpretazioni che non corrispondono al vero. L'Unione per la Repubblica ha da tempo avviato un percorso con AP e Ns per verificare se ci sono le condizioni per costruire un nuovo soggetto politico di centro. Mai stati contrari a questo, spiega, ma in ogni occasione abbiamo chiesto un confronto aperto anche con la democrazia cristiana perchè per costruire un grande centro non si può escludere il principale partito di quest'area. Secondo Giancecchi vecchi rancori hanno impedito di sedere a quel tavolo. La sensazione era che la dirigenza Upr lavorasse a un percorso alternativo mentre il primo confronto, ribadisce, è con la dc, da cui molti nostri sostenitori provengono, che si è rinnovata ed è chiara e trasparente nelle linee politiche. Restiamo consiglieri indipendenti di opposizione, conclude, e valuteremo ogni iniziativa e progetto che l'Aula discuterà. Marco Podeschi chiede subito dopo la parola per annunciare che l'Upr ha depositato un ordine del giorno su auto elettriche ed energie rinnovabili . Giancecchi, commenta il capogruppo di Rete Roberto Ciavatta, spera in un accordo fra l'80% delle forze presenti in Aula. I due schieramenti non ci sono mai stati, forse - commenta - bisogna aprire un ragionamento sulla legge elettorale. Anche perchè si va al voto con una coalizione e con programmi più o meno sempre uguali. Poi dopo qualche settimana chi era stato mandato dai cittadini in Aula per fare opposizione inizia a salire sul carro dei vincitori.
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