In Consiglio si è parlato di sicurezza dopo la clamorosa doppia spaccata del 12 giugno

Il doppio colpo alle gioiellerie di Dogana e Città ha destato clamore e preoccupazione nei cittadini, il governo ne è consapevole, come ha riferito all'Aula il segretario agli Interni, Venturini. Quella notte, ha riassunto, erano due le pattuglie in servizio, di Polizia civile e Gendarmeria, giunte sul posto tempestivamente, in Città 4 minuti appena dopo la segnalazione. Il giorno dopo, alla riunione del consiglio di dipartimento di polizia si è convenuto sulla necessità di incrementare la vigilanza. Le indagini vanno avanti, ha riferito il segretario, anche con la collaborazione di Interpol e delle forze di polizia limitrofi. Si seguono più piste, analizzando eventuali utenze telefoniche e filmati delle telecamere presenti sul luogo, oltre ai filmati delle telecamere già installate in via sperimentale in molte zone del territorio, in particolare ai confini. Secondo il governo, la problematica della sicurezza in territorio, al di là dell'emergenza, troverà piena attuazione nella riorganizzazione dei corpi di polizia, in realtà ormai da tempo inserita tra le priorità. Anche per accelerare questo percorso, il 12 giugno si è tenuto un incontro al Ministero della Difesa. Per Upr e Partito Socialista la sicurezza è una priorità, “perché gli ultimi episodi pesano – ha rilevato Giovanni Lonfernini - sull'immagine e sul giudizio che si da' alla Repubblica”. In un ordine del giorno impegnano da un lato il Consiglio a un dibattito coi riferimenti dei comandanti dei tre Corpi, dall'altro danno mandato al governo di avviare le procedure per la nomina del comandante della Gendarmeria, e una rilevazione dati statistica sui reati contro il patrimonio e fenomeni di micro criminalità da sottoporre ogni sei mesi alla commissione Affari Esteri. I due partiti chiedono anche una relazione sulle società di vigilanza che operano in territorio.

Francesca Biliotti

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