Consiglio: si riparte nel pomeriggio dall'articolato
Intorno alle 11.30 la Reggenza ha convocato l'ufficio di presidenza che ha deciso di sospendere i lavori. Le forze politiche hanno chiesto tempo per studiare i numerosi emendamenti, circo 130, presentati ieri e dunque il grosso della discussione si sposta ora al pomeriggio con la discussione dell'articolato. E sarà in quell'occasione che l'opposizione saggerà la reale volontà del governo di fare di questo piano per lo sviluppo un progetto condiviso, gli appelli, nel corso dei vari interventi, non sono mancati. Così come non è mancato l'invito, in sede di replica del segretario Felici, di uscire dalle posizioni da curva da stadio per puntare alla sostanza. “si è scelto il confronto” - ha detto il segretario alle Finanze – all'inizio molti erano scettici, la il prodotto c'è”. “c'è un ampio articolato su cui intraprendere il confronto, gli fa eco il capogruppo dc Mazza. Sempre dalla maggioranza è arrivato anche il mea culpa di Mario Venturini: “siamo stati carenti: i tagli – ha detto l'esponente di Ap – non hanno prodotto risultati consistenti; la riforma fiscale è saltata a poche ore dall'approvazione. Può essere che la capacità politica da noi sia merce rara”. L'opposizione, da Intesa per il paese a Cittadinanza attiva per concludere con Rete non ha lesinato, anche in mattinata, le critiche già sottolineate: uno stato ancora troppo presente, secondo Lonfernini dell'Upr, nodi di fondo che rimangono irrisolti, per Ivan Foschi di Sinistra Unita, i timori legati alle residenze . “Il governo non ha delineato un progetto di sviluppo, né politiche a lungo termine” dice Andrea Zafferani di Civico10. Un timore sollevato dai consiglieri di minoranza, è stato anche quello dell'utilizzo dei decreti, un modo di depauperare il consiglio della funzione principale, cioè quella di legiferare, commenta Ciavatta di Rete. Il socialista Fabbri richiama al coraggio delle scelte. “Accettiamo le critiche di chi dice che si poteva fare di più – conclude Giovagnoli del Psd – l'impegno è farlo da qui ai prossimi mesi.
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