Consiglio: si riprende col dibattito sull'esito dei referendum

Vincitori e sconfitti a confronto dopo il risultato referendario che ha decretato la nettissima vittoria del si, con la maggioranza che si interroga sul dopo e invita l'opposizione ad un lavoro di sistema per tracciare il percorso futuro. Adesso mettiamo in campo un'azione politica forte per dare risposte in tempi certi, ripete Stefano Canti del pdcs. Maggioranza e opposizione si confrontino e facciano scelte coerenti col risultato referendario, conferma Pier Marino Mularoni dell'Upr che aggiunge: chi ha perso è l'Aula consiliare che non è riuscita a legiferare. La “botta” col referendum l'abbiamo sentita, sottolinea il Segretario alla cultura. Ora la maggioranza, dopo tanto tempo, sta ragionando per nuovi investimenti pubblici che possono essere la miccia per far ripartire il motore. Occorre creare nuovi posti di lavoro, aggiunge Franco Ugolini. 1.300 disoccupati per una realtà come la nostra non sono più accettabili. Più critico, rispetto al suo segretario, il socialista Paolo Crescentini. Non è solo il Segretario Mussoni a dover rassegnare le dimissioni, dice, ma è l'intero Governo. Insieme alla maggioranza si dimettano anche i vertici della Csu: un vecchio sindacato che non rappresenta più né i lavoratori né i cittadini. Quei provvedimenti sono della maggioranza e non solo del Segretario Mussoni, replica Vladimiro Selva del psd. Respingiamo le richieste di dimissioni ma d'ora in poi, dice a Mussoni, il confronto deve essere la “regola”. Loredana Stefanelli replica a chi chiede un segnale forte “contro questo Governo”. Penso, dice il consigliere della dc, che serve un segnale forte “di questo Governo”, sul fronte del lavoro, dell'occupazione giovanile e del sostegno alle imprese e alle famiglie. Per Augusto Michelotti di Sinistra Unita, il nostro modello sanitario va completamente ridisegnato e ridimensionato. Incrementiamo, chiede, i rapporti con l'Area Vasta delle Marche e della Romagna che rappresentano un'eccellenza in Italia. Per ciascuno di noi, replica il Segretario agli esteri, lo Stato spende oltre 3mila euro all'anno, ricevendone in cambio 1.800. Abbiamo bisogno di una gestione manageriale seria dei fondi pensione, sottolinea Pasquale Valentini. Lo Stato per erogare servizi ha bisogno di risorse e dunque è necessario che gli stessi servizi generino economia. La collaborazione nella creazione di leggi importanti come questa è fondamentale, afferma Mimma Zavoli di Civico 10. Noi eravamo disponibile anche allora mentre il Segretario di Stato alla Sanità ha sempre avuto fretta ed ha voluto fare prova di forza. Non ci siamo mai sottratti al confronto, aggiunge, e saremo disponibili a portare il nostro contributo. E'ora però di smetterla di agire a colpi di maggioranza. Ben venga la collaborazione perchè i problemi a cui pensavamo di aver dato risposte con quei provvedimenti rimangono, sottolinea il Segretario all'industria Marco Arzilli. Matteo Zeppa di Rete torna a chiedere le dimissioni del Segretario Mussoni definendo inaccettabile affermare che il referendum è passato perché la gente non sapeva cosa andava a votare. Il referendum, replica Manuel Ciavatta del pdcs, è stato usato come mezzo politico per distogliere lo sguardo dalla gente dagli obiettivi reali. Io credo – afferma - che la maggioranza non abbia bisogno di sostegno ma che abbia bisogno di sostegno chi vuole entrare in questa maggioranza.

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