Al di là dell’elencazione dei risultati ottenuti per banche, bioetica, ammortizzatori e politica estera, il dato politico è che la coalizione che guida il paese è partita con il piede giusto. L’aggiustamento apportato a inizio anno alla ricerca di una maggiore efficacia operativa tra maggioranza e Governo ha dato i suoi frutti alla prova del nove. Cioè i provvedimenti passati in Consiglio con numeri superiori alla maggioranza. Nel bilancio di fine Consiglio non trova spazio neppure la polemica: dimenticati i battibecchi in Aula sulla bioetica, le forze del Patto aggiustano il tiro sull’integrazione in Europa. "L'unica strada – dicono - è quella dei 20 accordi ratificati e del riconoscimento dato a San Marino, per il resto l’ulteriore passaggio è rappresentato dal solo Spazio Economico Europeo, non oltre". "Il Consiglio è stato un passo importante a livello operativo" sintetizzano alla fine: "siamo partiti col piede giusto". Coesione la parola d’ordine anche per la lista Dc–Europopolari-Arengo e Libertà. Prima ancora che nel Patto. Nel confronto odierno si è parlato di giustizia e territorio.
Giovanna Bartolucci
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