Consiglio: sospeso il decreto sulle attività economiche. Discussione rimandata a marzo

Dopo essersi incagliata sul Decreto attività economiche, con ben 35 articoli ancora da esaminare, l'Aula lo mette in stand-by per dedicarsi ai Decreti su cui incombe scadenza imminente. La decisione viene presa in un Ufficio di Presidenza convocato ad horas: in accordo con il Segretario Fabio Righi viene infatti deciso di rinviarne la ratifica alla sessione consiliare di marzo, inserendolo in testa all'ordine del giorno. “Abbiamo perso una giornata per discutere del Decreto - commenta Alessandro Rossi del Gruppo Misto - “Una volta si davano le dimissioni da Segretario di Stato e si faceva cadere il Governo”. “Se un Segretario si deve dimettere perché porta all'attenzione dell'Aula risposte per il paese in un provvedimento all'ordine del giorno dello stesso Consiglio, quindi supportato da una maggioranza, mi porrei delle domande”- risponde Righi ai nostri microfoni, sottolineando che la decisione di rinviare è nata dal fatto che c'erano decreti con deleghe in scadenza, e quindi “sarebbe stato nell'interesse della cittadinanza portarli in questo Consiglio. E' stato un gesto responsabile”. Dunque si riparte dal Sismabonus per la riduzione del rischio sismico degli edifici esistenti, un pacchetto di detrazioni che passa da 500.000 a un milione di euro, anche per persone giuridiche. Ma la principale novità – spiega il Segretario Stefano Canti – è la possibilità di detrarre fino a 15.000 euro per la relazione di vulnerabilità sismica. L'Aula accoglie con favore le misure che incentivano interventi per la sicurezza degli edifici esistenti, ma restano le perplessità di Libera sulla formula della detrazione fiscale non cedibile, con Vladimiro Selva che torna a proporre “certificati verdi” cedibili, per allargare la platea anche a quei cittadini con minori risorse economiche. Anche Rete solleva il rischio di incentivazioni ambite da chi non ne ha bisogno, “perché non si tratta di avere detrazioni – fa notare Roberto Ciavatta - ma della possibilità economica di iniziare i lavori”. Per Manuel Ciavatta il certificato fiscale, dopo l'esperienza italiana, è una pagina da non aprire. Ma c'è apertura a cogliere i suggerimenti, e lo stesso Segretario Canti si dimostra aperto al dialogo, tanto che gli emendamenti di Libera vengono approvati. La ratifica avviene in un clima di piena collaborazione, così come per il decreto sugli incentivi per l'efficientamento energetico degli edifici. La musica cambia sul Secondo Fabbisogno Generale del Settore Pubblico Allargato. L'opposizione punta il dito contro il “boom” di dipendenti pubblici nell'ultimo anno, e con il decreto in oggetto – fa un paio di conti Andrea Zafferani - se ne aggiungono 41 in più. Ritiene ci sia stata una sottovalutazione dell'impatto sul bilancio dello Stato, “stiamo facendo finta che il paese non versi in difficoltà finanziarie”. "La maggior parte delle posizioni - chiarisce il Segretario Gian Nicola Berti - sono ricoperte da diverso tempo", accendendo anche il focus, assieme al collega Teodoro Lonfernini, su competenze ed esigenze della macchina pubblica che nascono anche dagli impegni derivanti dall'adeguamento alle normative europee. 

Sebbene l'Aula stia accelerando il passo, anche in questa sessione consiliare resterà inevasa la maggior parte dei commi. In apertura di lavori la nomina, all'unanimità, di Maria Alessandra Sandulli e di Andrea Gratteri quali membri effettivo e supplente del Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme. Domani, protagonista del Consiglio, saranno le istanze d'Arengo.

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