Consiglio unanime: inopportuni i premi di Banca Centrale
Il passaggio dell' ex capo della vigilanza in Banca centrale, Antonio Gumina, a Palazzo Begni quale osservatore per il recupero crediti manda su tutte le furie l'opposizione mentre i premi ai funzionari di via del Voltone registrano critiche da entrambi gli schieramenti. Sono questi i protagonisti assoluti del comma comunicazioni. Il mandato quinquennale affidato a Gumina per 60 mila euro all’anno vede la minoranza contestare sia la scelta sia le motivazioni avanzate dal Segretario alle finanze. L’ordine del giorno sullo sviluppo del settore bancario e finanziario condiviso dall’Aula, sottolinea la minoranza, rimarcava la volontà di recuperare i crediti quanto più concretamente possibili. Non prevedeva nomi e neppure questo folle compenso fuori da ogni logica. Forse, commenta Francesca Michelotti di Sinistra Unita, si tratta di uno degli obblighi non scritti che dobbiamo mantenere verso Banca d''Italia per dare garanzie su come succedono le cose a San Marino. Molto duro anche Gian Matteo Zeppa di Rete che parla di "schizofrenia". Gumina oggi viene ad assumere un ruolo che avrebbe dovuto svolgere negli anni passati.Vi prendete la piena responsabilità di questo schiaffo dato in faccia ai cittadini, afferma Andrea Zafferani di Civico 10. In quel documento, replica il capogruppo della dc, abbiamo tutti concordato sulla necessità di un osservatore per recuperare i crediti dello Stato. La scelta è caduta su Gumina perché persona molto capace che conosce il sistema bancario e le difficoltà dei crediti. Il Segretario alle finanze, assicura Mazza, darà tutte le risposte. Ma la nomina avviene in un quadro utile per le finanze dello Stato. Improprio, aggiunge il capogruppo del psd Stefano Macina, esprimere ora dei giudizi su Gumina. Aspettiamo di vedere quali risultati produrrà il suo lavoro. Tutti d’accordo invece nel criticare i 300mila euro di premi di produzione distribuiti da Banca Centrale. La dc chiede a Banca Centrale di tornare sui suoi passi, il psd auspica che quelle risorse siano usate per la formazione. Ap conferma le sue perplessità. Socialisti e Rete chiedono di intervenire. E' stato inopportuno - afferma il capogruppo della Dc Luigi Mazza. Se quella è la condizione contrattuale cui fare fronte, va disdetta immediatamente. Conferma il capogruppo del psd Stefano Macina. Ci auguriamo che Banca Centrale tenga conto delle riflessioni sulla contingenza politica e che voglia riservare quel tipo di intervento a un fondo per la formazione. Nicola Renzi di Ap invita a trovare la soluzione più idonea. E il socialista Rossano Fabbri chiede al Consiglio di avere la forza di passare dalle chiacchiere a provvedimenti e decisioni unanimi. Dello stesso avviso Roberto Ciavatta di Rete: Se è' confermato che tutte le forze di maggioranza e opposizione non sono d'accordo occorre un intervento diretto su Banca Centrale per restituire quei 300 mila euro alle sue casse. Intanto, a nome della maggioranza, il consigliere del Psd Guerrino Zanotti presenta un ordine del giorno in risposta alle istanze sollevate nei giorni scorsi dal comitato Disoccupati, che impegna il governo a predisporre interventi normativi, anche temporanei e straordinari, per sostenere le famiglie sammarinesi in difficoltà economica. Giuseppe Ugo Resigno è stato nominato con 42 voti a favore, membro effettivo del Collegio Garante della Costituzionalità delle norme. 2 le schede bianche, 2 quelle nulle. Matteo Fiorini, che fra una settimana esatta passerà le consegne ad Antonella Mularoni, presenta la riforma del catasto. Questa, sottolinea il Segretario al territorio, è una riforma epocale che riflette i cambiamenti avvenuti nella società e sancisce una modifica strutturale. Il catasto non assolve solo questioni fiscali, ma mira anche al conseguimento di altre utilità civilistiche, come l'accertamento delle unità immobiliari e delle loro mutazioni. Inoltre si agevolano i processi del credito immobiliare, fondiario e agrario e si supporta la pianificazione territoriale. A San Marino il catasto ha acquisito una rilevanza territoriale ed è stato trascurato dal punto di vista legislativo. Dunque, quando realizzata, la riforma garantirà una base conoscitiva, affidabile e aggiornata del territorio, delle infrastrutture, degli oggetti immobiliari e delle attività sugli stessi insistenti. E con un catasto aggiornato sarà possibile un efficace ed equo sistema impositivo. Oltre a garantire più servizi a imprese, istituzioni e soggetti vari. La normativa, conclude Fiorini, mantiene i concetti di riforma degli estimi espressi negli ultimi anni attraverso due proposte di legge e armonizza la disciplina vigente. I pilastri principali sono Catasto fisico, economico e giuridico, suddivisi in sei capi: sistema catastale; mappa catastale e cartografia; catasto dei terreni; catasto dei fabbricati; riforma degli estimi; disposizioni attuative e diverse, norme transitorie.
Sonia Tura
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