Consiglio: unanimità per la Commissione d'Inchiesta unica e per la legge sulle crisi bancarie
Istituita la Commissione d'Inchiesta che recepisce i due odg approvati in Aula. Corre veloce l'approvazione del Pdl "salvabanche". Plauso bipartisan al clima di collaborazione e ad una " politica che fa politica"
La politica mantiene gli impegni: il Consiglio approva all'unanimità con votazione palese la procedura d'urgenza per tutti e tre i progetti di legge che – come da accordi in Ufficio di Presidenza – vengono trattati in un unico comma.
Si parte dalle due commissioni d'inchiesta che confluiscono, tramite emendamento sottoscritto da tutti i gruppi, in una unica, istituita all'unanimità. Sono stati definiti i conflitti d'interesse e sarà paritetica, composta da 6 membri di opposizione e altrettanti di maggioranza. Farà luce dapprima sulle presunte responsabilità politiche in banca Cis e a seguire sulle altre crisi bancarie.
Il dibattito, con tempi contingentati, mostra una politica in grado, dopo due anni e mezzo di scontri feroci, di unirsi per dare risposte. “Un parto difficile”, commenta Alessandro Mancini, “ma che evidenzia che quando la politica fa la politica e si e si assume le responsabilità le soluzioni arrivano”. La legge sulle banche, affrontata nella seconda parte del comma, introduce strumenti fra il commissariamento e la liquidazione coatta attenuando l'impatto delle crisi.
Per ridurre l'intervento da parte dello Stato – che rimane rilevante – sono previste azioni di recupero su amministratori e soci. “Per difendere i risparmiatori tutte le parti devono giocare un ruolo attivo”, invita Giuseppe Morganti. “Tutti – aggiunge - hanno un pizzico di responsabilità: politica, economia, controllori”. Ricorda che la crisi del sistema si è generata per una gestione del credito inappropriata. La politica lancia, con inedita compattezza, un messaggio forte, “per rigenerare fiducia”, commenta Matteo Ciacci - “affermando il principio che a San Marino si garantiscono depositanti proteggendoli di più rispetto a quanto avviene in altre giurisdizioni. Oltre i 100.000 euro”.
Un primo passo a cui fare seguire azioni di rilancio da parte di organismi tecnici come Bcsm, a cui dare fiducia ma chiedendo anche rendicontazione dei risultati. “ Il loro compito – spiega Ciacci – è individuare le traiettorie più opportune di concerto con la politica, ragionare del memorandum con Bankitalia”. Anche Roberto Ciavatta si concentra sulla protezione dei risparmiatori. “Con questa legge – dice - forse siamo l'unico stato nell'Unione Europea in cui ogni correntista è garantito”. Al contempo chiarisce che non è risolutiva, “con questa legge compriamo tempo ma è necessario che la politica avvii immediate trattative con l'Italia per arrivare al memorandum. Quando saremo trasparenti rispetto a flussi finanziari interni saremo in grado di attrarre investitori internazionali”.
La soddisfazione è bipartisan anche se Iro Belluzzi si rammarica non sia stata adottata la stessa modalità nel recente passato, per altre crisi. “Peccato – gli fa eco Tony Margiotta - che solo oggi ci siamo resi conto che era quello il metodo da utilizzare fin dall'inizio. Avremmo evitato scontri e tensione sociale”. La Dc, che due anni fa aveva iniziato la battaglia sulla commissione d'inchiesta, oggi si dice soddisfatta. “Una commissione unica che risponda alle richieste di opposizione e maggioranza – fa notare Alessandro Cardelli – è un importante segnale di riappacificazione e dialogo che serve a dare fiducia nel sistema”.
La commissione viene investita di poteri importanti, potrà richiedere testimonianze e disporre di altri mezzi istruttori ma non sarà suo compito decidere. “ Le Commissioni non devono rappresentare un alibi per il nostro tribunale, cui competono le responsabilità penali o civili – afferma con forza Roberto Giorgetti. “Ci aspettiamo operi al meglio e in tempi celeri, come per altre indagini di cui aspettiamo pronunciamenti importanti”.
I lavori riprendono con il Pdl sulle banche. Il testo è stato condiviso e l'esame dell'articolato procede veloce. Il Segretario alle Finanze propone emendamenti che l'Aula approva senza intervenire. Il sì alla legge arriva nel giro di un'ora. All'unanimità e con voto palese.