Consulta Sammarinesi all'Estero: giornata dedicata agli interventi dei Segretari di Stato
Si aprono volutamente nel segno della provocazione i lavori della Consulta. Lo si evince già dal titolo di questa 36° riunione: “Dopo la Repubblica anche la Consulta uscirà dalla black list?”, a sottolineare il disagio che le comunità estere vivono tuttora su varie questioni, alcune delle quali sollevate al Segretario agli Esteri, Valentini. Non ultimo il nodo “voto estero”.
Due giorni di discussione: la novità riguarda gli interventi dei soli rappresentanti del Governo e non di quelli di partiti e movimenti politici. Dalla Presidente della Comunità Sammarinese del Veneto, Elisabetta Nicolini la proposta, tra l'altro, di coinvolgere una rappresentanza delle comunità sammarinesi in Italia durante la visita in Repubblica del Presidente Napolitano, nel giugno prossimo. Una presenza opportuna in quella particolare occasione - si è detto - per la collaborazione tra le due realtà territoriali che la Consulta incarna. Suggerimento che il Segretario Valentini pare aver accolto con favore. Con il Segretario Felici ripercorse, invece, le tappe che hanno portato il Titano fuori dalla black list, un'analisi della situazione attuale alla luce degli ultimi provvedimenti legislativi approvati, patrimoniale e riforma IGR, nell'ottica di una generale revisione della spesa. E dopo tasse e tagli adesso è tempo di pensare allo sviluppo. Le comunità chiedono un'azione più incisa a livello di comunicazione e un impegno promozionale forte all'Expo 2015.
Altro tema caldo: i rapporti previdenziali con gli altri Stati. Con alcuni le convenzioni vigenti consentono il riconoscimento dei contributi (totale o parziale), con altri - Stati Uniti e Argentina in testa – nessun accordo è stato mai stipulato. E a tal proposito una soluzione a stretto giro appare lontana. Nel video le interviste a Pasquale Valentini, Otello Pedini, Claudio Felici e Francesco Mussoni
Silvia Pelliccioni