Consultazioni, è ancora stallo. E nel centrodestra Berlusconi ha agito da showman
Non poteva che prendere atto dello stallo in corso, il presidente Mattarella, che si è preso qualche giorno per valutare poi in che modo procedere per uscire dall'impasse. Perché un governo, comunque, è urgente, ha detto, considerando le tensioni internazionali, e le scadenze imminenti nell'Unione Europea. Ne sono consapevoli anche i presidenti di Camera e Senato, che hanno incontrato Mattarella per ultimi, e il presidente emerito Giorgio Napolitano, che ha parlato di “compito difficile, siamo pienamente solidali con lui”. Nessuno sembra però retrocedere dalle proprie posizioni, a partire dai 5Stelle.
L'ex Cavaliere sembra tutt'altro che persuaso, ha lasciato parlare il leader della coalizione Salvini, dettando i punti concordati in una specie di gioco da mimo, ne ripeteva le parole stile ventriloquo, salvo prendere la parola a sorpresa, sul finire, per attaccare proprio i 5Stelle.
Ora spetta al presidente sciogliere l'ingarbugliata matassa, si parla di una decisione tra martedì e mercoledì e, tra le ipotesi, anche quella di un incarico esplorativo a una figura istituzionale, presidente di Camera o Senato, per tentare di ammorbidire le posizioni, finora cristallizzate.
Francesca Biliotti