Le consultazioni odierne per la formazione del nuovo esecutivo
Alleanza Popolare ha ascoltato la proposta dei socialisti e democratici elaborata sulla scorta delle indicazioni ottenute durante i tanti colloqui. Una ipotesi di cui AP prende atto e per la quale non è sembrata dimostrare grande entusiasmo.
“Non è stata tenuta in debita considerazione – spiega il coordinatore Mario Venturini – la nostra indicazione di ricorso anticipato alle urne”. Ora tutto passa nelle mani degli organismi interni di AP che prima di mercoledì dovrà indicare al PSD le sue intenzioni.
Lo stesso vale per Sinistra Unita, che nel confronto di oggi ha ascoltato la proposta di soluzione che porterà all’esame della propria assemblea, ma già lascia intendere di non essere proprio in preda all’entusiasmo. Una riunione che pare sia stata piuttosto burrascosa e che dimostra come la situazione sia ancora piuttosto fluida, che i giochi siano tutt’altro che fatti. Stando ai sussurri di corridoio l’ipotesi vedrebbe un possibile ingresso dei Democratici di Centro nel futuro esecutivo, un allargamento della maggioranza in un secondo momento agli Europopolari, all’incirca fra un anno. Nessun cenno al ruolo del Nuovo Partito Socialista, che infatti non è stato coinvolto nei colloqui odierni.
I Sammarinesi per la Libertà ribadiscono la volontà di vedere affrontate le tematiche che a loro stanno più a cuore, come una maggiore integrazione europea ma non l’ingresso a pieno titolo nell’Unione o la necessità di riscrivere la legge sulla giustizia non riproporre quella che ha causato la crisi. “Siamo – hanno confermato – interessati ad una coalizione che veda la partecipazione del PSD ma anche un coinvolgimento dell’area di centro”. Abbottonati i Democratici di Centro che rimandano ai propri organismi interni la valutazione della proposta ricevuta. Cosa che in serata vede impegnate tutte le forze che hanno preso parte ai colloqui.