Conti dello Stato, economia, riforme di sistema: tre punti fondamentali per Ap
Il futuro del Paese dovrà passare attraverso le riforme strutturali, il taglio degli sprechi e un rilancio dell’economia. Già archiviato l’ammodernamento di pensioni e pubblica amministrazione, anche con gli ultimi provvedimenti adottati dal Consiglio Grande e Generale, si guarda alla riforma fiscale: “mai accantonata – spiega Ap – ma posticipata per accogliere le osservazioni delle categorie economiche”. “L’ultima sessione parlamentare è stata molto importante – rileva il coordinatore, Stefano Palmieri - nel solco del cambiamento del Paese”. La firma degli accordi con l’Italia resta un passaggio fondamentale, ma serve anche un nuovo modello economico del Paese. Un piano di sviluppo che sarà allegato alla legge di bilancio, quando accanto ai numeri sarà depositato anche un documento politico con le linee di rilancio del sistema. “Non siamo un Paese allo sbando – spiega il capogruppo, Roberto Giorgetti – il momento storico è difficile ma esistono risorse adeguate per superarlo”. I prossimi esercizi però dovranno esser impostati ad una politica di rigore. Per il 2011 si prevede un disavanzo di 51 milioni di euro, che scenderà a 26 milioni nel 2012, ma serviranno sacrifici diffusi; scelte politiche magari impopolari, ma necessarie. Si deve rafforzare la lotta agli sprechi e incrementare le entrate. Serve coraggio e una politica che guardi meno al consenso e più al futuro del Paese. In primavera sarà una conferenza programmatica di Ap a definire i progetti per il futuro, nell’intento anche di raccogliere idee e suggerimenti della popolazione. Sui possibili coinvolgimenti della politica nelle vicende messe in luce dalle inchieste della magistratura, Ap ribadisce: “Chi ha responsabilità deve pagare” e ricorda l’esposto presentato insieme a tutte le forze politiche, ad esclusione di Sinistra Unita, perché si faccia chiarezza su dichiarazioni che ipotizzano connivenze a tutto campo. Nel video l'intervista a Roberto Giorgetti
Sergio Barducci
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