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Continua la "maratona" dei decreti in Consiglio, l'aula si scalda su quello più atteso. Il Segretario Pedini Amati respinge le accuse

Bagarre sulle misure a sostegno per la riqualificazione degli alberghi

di Sara Bucci
18 mar 2025
Il dibattito in aula
Il dibattito in aula

 Sulla Salvaguardia degli effetti del Decreto Delegato "Misure di sostegno per la riqualificazione delle strutture ricettive alberghiere" è bagarre in aula, chiamata a regolare gli effetti di un decreto scaduto. Per poter accedere ai mutui agevolati, dopo avere avviato cantieri, imprenditori del turismo ne attenderebbero la ratifica ; ma un emendamento firmato dalla maggioranza – tranne il Psd – ed è per questo che oggi in aula le opposizioni hanno parlato di un problema politico che rimane sullo sfondo – prevede che, vista la dichiarazione di decadenza del 7 marzo, siano fatti salvi gli effetti sui mutui stipulati nel periodo di vigenza del Decreto, escludendo quindi dal credito agevolato mutui preesistenti, quindi la retroattività del rimborso.

 ”La genesi del decreto è stata ripercorsa da Emanuele Santi,  Rete, che ricorda come nel 2023 venne presentato per la prima volta in aula e bocciato. Poi la crisi di governo, il decreto che si intrufola e solo dopo l'interpellanza di qualche mese fa emerge che, proprio in virtù di quel decreto, un albergo ha fatto domanda. “queste sono schifezze- commenta-  Sono promesse elettorali, si chiama voto di scambio, dove un Segretario di Stato o più Segretari di Stato hanno promesso a qualche operatore economico del settore alberghiero di dargli il credito agevolato sui mutui pregressi.” Per Nicola Renzi (Rf) “di fronte a una cosa di questo genere dovremmo abbandonare l'aula e poi valutare tutte le ulteriori possibilità, anche risarcitorie, che si possano mettere in atto.” Da Domani Motus Liberi, Michela Pelliccioni aggiunge: “La soluzione deve essere trovata, ma la vera brutta figura è per l'affidabilità delle norme.” Dalla maggioranza Gian Nicola Berti (Ar) ricorda : “Questo è un provvedimento che da tanti punti di vista ha un nome ed un cognome, è un regalino. Scontava un problema originale: anziché investimenti finalizzati a migliorare un sistema, andava a finanziare investimenti semplicemente di natura finanziaria finalizzati a tappare dei buchi.” Massimo Andrea Ugolini (Pdcs) assicura: “Da parte della mia forza politica e da tutta la maggioranza non piace il principio di ristrutturare debiti pregressi. Ora occorre semplicemente trovare la soluzione per regolare gli effetti della vigenza del decreto nel periodo dall'ordinaria amministrazione alla decadenza”. “Dobbiamo mettere a posto i cocci, se ci sono stati dei cocci” aggiunge da Libera Giuseppe Maria Morganti. Dal canto suo il Segretario al Turismo Federico Pedini Amati respinge le critiche: “Questo decreto era un'emanazione del Congresso di Stato, un organo collegiale, e veniva avanti dal 2022, in tempi assolutamente non sospetti, cioè dopo il Covid. La ratio era aiutare il settore alberghiero e commerciale, intervenendo in un secondo momento sul pagamento dei mutui, considerando anche il pregresso. Non è il decreto Pedini, ma della maggioranza e del governo dell'epoca, nessuno escluso.. “Così dobbiamo fare salvi gli effetti di una promessa elettorale di un segretario di Stato.” La discussione incendia l'aula dopo un pomeriggio di ratifiche di decreti pressoché all'unanimità, come quello sui profili di ruolo e stato giuridico dei professori, che di fatto struttura in maniera effettiva l'organico di UNIRSM, superando la precarietà e definendo profili di ruolo di docenti e ricercatori.





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