Secondo il consiliere Valeria Ciavatta “il rischio di inquinamento delle prove e' reale” e si rende evidente “la necessità di rivedere alcune norme della legge sul giusto processo”. Per il momento – afferma la Ciavatta -“le istituzioni non ci fanno una bella figura”. Il Consiglio e la Commissione Giustizia (che Valeria Ciavatta presiede) attendono che "il Tribunale faccia il suo lavoro e rimetta loro gli atti utili ad accertare le responsabilità politico istituzionali”.
Tito Masi intanto sollecita risposte esaurienti e non evasive. "L'attività dei magistrati merita rispetto - scrive Masi - anche se in questo caso non brilla per rapidità ed efficacia". "Il problema vero - aggiunge - non è quello dell'eventuale violazione del segreto istruttorio o della guerra fra bande". Masi riconosce ad alcuni giornalisti il merito di aver fatto emergere i nomi degli esponenti politici coinvolti. Tuttavia - conclude - i giudizi sommari non sono accettabili.
Tito Masi intanto sollecita risposte esaurienti e non evasive. "L'attività dei magistrati merita rispetto - scrive Masi - anche se in questo caso non brilla per rapidità ed efficacia". "Il problema vero - aggiunge - non è quello dell'eventuale violazione del segreto istruttorio o della guerra fra bande". Masi riconosce ad alcuni giornalisti il merito di aver fatto emergere i nomi degli esponenti politici coinvolti. Tuttavia - conclude - i giudizi sommari non sono accettabili.
Riproduzione riservata ©