I personaggi politici tirati in ballo dal quotidiano L'Informazione nel giro di 24 ore hanno convocato poi annullato conferenze stampa, ed affidano ai comunicati le loro versioni dei fatti. E' il caso dell'Upr e dell'avvocato Gian Marco Marcucci, che preferisce inviare una nota a parte per dire: “Mi limito ad osservare che gli unici soldi ricevuti sono a titolo di pagamenti di parcelle per prestazioni professionali da eseguite in favore della Banca, per la quale ho prestato assistenza legale e notarile per anni. Si è trattato dunque – conclude – di accrediti perfettamente leciti e trasparenti, tanto che gli incassi sono riportati anche nella mia contabilità fiscale. Nulla so del cosiddetto conto Mazzini”. E Cesare Antonio Gasperoni, Giovanni Lonfernini e Pier Marino Menicucci dell'Upr sottolineano che “per certe persone, probabilmente, il sussurro, il pettegolezzo, le frasettine mormorate a mezza bocca, gli ammiccamenti, rappresentano un esaustivo atto di accusa da cui doversi difendere. Poco importa – aggiungono – se l'Autorità costituita non abbia formulato contestazioni o proceduto ad iscrizioni nel registro degli indagati. La verità – concludono – è che è in corso una speculazione politica contro l'Upr, movimento scomodo per le prese di posizioni assunte in questi mesi. Se poi sul piano politico si intende avviare approfondimenti ed inchieste, l'Upr non si tirerà indietro e chiederà che lo sguardo si estenda anche ad episodi e fatti per i quali non ci sono mai stati forniti convincenti chiarimenti, nonostante le nostre continue e reiterate richieste”. Il Tribunale intanto, avrebbe aperto anche un fascicolo contro ignoti per violazione del segreto istruttorio.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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