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Conto Mazzini: interviene Giuseppe Roberti

4 dic 2013
Conto Mazzini: interviene Giuseppe Roberti
Conto Mazzini: interviene Giuseppe Roberti
Intervengo, mio malgrado, sulla vicenda del c.d. “Conto Mazzini” nella quale mi è da sempre attribuito l’incarico di responsabile antiriciclaggio per l’istituto Commerciale Sammarinese. E’ un informazione errata in quanto tale mio incarico è iniziato il 25.02.2009 e terminato il 14.06.2010 mentre le vicende dell’oramai celeberrimo “Conto Mazzini” sono datate primi anni 2000 fino alla fine dell’anno 2006. Questa è una delle tante non verità sulla operatività del Conto Mazzini che è sempre stata rispettosa delle Leggi allora vigenti, con particolare riguardo alla previsione legislativa relativa ai libretti al portatore. In merito alle presunte e supposte responsabilità che farebbero carico al sottoscritto ci tengo, inoltre, a precisare che la provenienza del danaro versato sul c.d. Conto Mazzini è facilmente riconducibile a libretti/depositi o conti correnti presenti al momento dell’accensione del rapporto nella stessa BCS o al massimo provenienti da altri istituti di credito sammarinese. Non un solo euro è di provenienza estera. Seppure abbia, ed ho, sempre avuto piena fiducia negli organismi giurisdizionali mi correva l’obbligo di tale precisazione a fronte dell’ennesima fuoriuscita di notizie, senza curarsi dell’enorme danno morale e patrimoniale cagionatomi. Affermo con certezza, per quanto di mia conoscenza e responsabilità, di non avere mai avuto o gestito rapporti riconducibili a malavita organizzata o attività illecita, diffido pertanto, anche coloro che utilizzano personalmente per i fini più disparati tale vicenda, a rispettare quanto meno la veridicità del mio ruolo e delle mie prerogative significando sin d’ora che differentemente mi vedrò costretto a tutelarmi nelle competenti sedi, anche relative al ruolo di capro-espiatorio che mi è stato accollato.

Giuseppe Roberti

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