Contratto PA, Governo: “Valutazione e flessibilità nella prestazione, come chiave per l'efficienza”
Delegazione di Governo e Direttore della funzione pubblica ne hanno approfondito i contenuti, in conferenza stampa
Tornano a ribadire il clima di collaborazione tra le parti - ricordando l'importanza, anche in prospettiva, di consolidare le relazioni sindacali – Un lavoro di sistema in una trattativa complessa, per un contratto strutturato, agendo su almeno tre livelli: “Sono stati affrontati i temi del nuovo regime retributivo – spiega il Direttore della Funzione Pubblica, Manuel Canti - sono stati affrontati i temi del rinnovo contrattuale per i dipendenti già in organico; è stato fatta un'importante opera di uniformità tra l’applicazione degli istituti nell'intero settore pubblico allargato”.
6% in tre anni, dal 2022 al 2024: “Contratto importante – ricorda anche il Segretario alla Finanze, Marco Gatti – che impegna risorse pubbliche, ma che apre al riconoscimento del merito nella PA”. Proprio questo uno degli elementi qualificanti del testo, lungo due direttrici: migliorare lo status lavorativo del dipendente come chiave per una PA più efficiente e moderna.
Le esplicita Manuel Canti: “Flessibilità nella prestazione lavorativa del dipendente: consentirà ai dirigenti dei vari uffici di articolare l'orario lavorativo dei dipendenti in maniera più funzionale, rispetto alle esigenze dell'ufficio. E il tema del merito, tema assolutamente essenziale nell'amministrazione, dove è stato impostato un percorso di valutazione della prestazione del dipendente. Un percorso, ovviamente, condiviso che consentirà al dipendente di confrontarsi anche con il dirigente nella propria valutazione e che verrà valorizzato poi nell'ambito della carriera del dipendente stesso”.
E' il concetto del merito, laddove – ci tengono a specificare – “la valutazione non è sinonimo di vessazione, ma di crescita del dipendente, quindi della stessa PA e dei servizi erogati”.
Il rinnovo non riguarda i salariati dell'Azienda Lavori Pubblici, per i quali l'accordo – annuncia il Segretario al Lavoro, Teodoro Lonfernini - è in dirittura d'arrivo, “forse già entro la settimana”. E sullo stralcio dell'Alleegato 2, relativo agli insegnati precari, il Segretario agli Interni, Gian Nicola Berti, specifica con rammarico: “Si voleva fermare la logica clientelare nelle assunzioni, a favore della meritocrazia”. “Un tempesta in un bicchiere d'acqua” – fa eco il Segretario all'Istruzione Andrea Belluzzi, ma la porta per riprendere il negoziato resta aperta “Occasione mancata, ma non persa – dice Belluzzi - Nel senso che c'è tutta la disponibilità a sedersi al tavolo e superare quelle resistenze, che secondo me, da una lettura più approfondita, verranno sicuramente a sciogliersi. Contiene un tema importante, che è il tema della valutazione, un tema che è necessario per mantenere l'accreditamento del nostro sistema nei confronti dell'esterno, così come fino ad oggi è stato riconosciuto. In futuro sarà un elemento portante”.
Nel video, le interviste al Direttore della Funzione Pubblica, Manuel Canti e al Segretario all'Istruzione, Andrea Belluzzi
Il Comunicato stampa del Congresso di Stato
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