Controreplica ad Arzilli su SMIA. "Prima regola dell’IFP: non si parla dell’IFP"
Ma Arzilli su questo punto non risponde. Le sue considerazioni su malafede o paura di percorsi nuovi poco ci interessano, siamo abituati a dimostrare le cose con i fatti, e le iniziative che abbiamo portato avanti in questi anni parlano per noi. Ma continuiamo a non vedere alcuna trasparenza in questo provvedimento e continuiamo a chiederci che senso abbia dare ad una S.p.A. la possibilità di inserire i beni mobili e immobili pubblici, cioè di tutti noi, nel proprio capitale sociale. Capitale sociale a cui potranno accedere anche i privati, inclusi gli istituti bancari.
Mentre il Segretario Arzilli occupa il proprio tempo a mettere insieme un comunicato stampa che faccia perdere di vista la questione principale, noi seguitiamo a chiederci: che senso ha far gestire il patrimonio pubblico ad una SpA? E perché Bene Comune invece che continuare a vantarsi di essere trasparente non comincia ad esserlo per davvero, magari evitando di portare provvedimenti di questo tipo sotto forma di decreto e senza alcun confronto con i cittadini, che sono i veri proprietari di quei beni?
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