Convenzione Instanbul, primo strumento internazionale contro la violenza alle donne
La Convenzione di Istanbul prende in considerazione una serie di comportamenti violenti nei confronti delle donne e impone agli Stati di punirli, il più delle volte penalmente. Vengono elencati lo stalking, la violenza fisica, lo stupro, il matrimonio forzato, le mutilazioni genitali, l’aborto o la sterilizzazione forzati e le molestie sessuali. Gli Stati inoltre devono prevedere il risarcimento delle vittime in ogni caso la possibilità, in caso di matrimonio forzato, di invalidare l’unione senza oneri eccessivi per chi denuncia.
La firma ha avuto luogo alla presenza del Segretario Generale Aggiunto del Consiglio d'Europa, Gabriella Battaini Dragoni e la Segreteria agli Esteri ha formalmente attribuito all'Autority per le Pari Opportunità l'incarico ad elaborare i provvedimenti di adeguamento interno che si rendono necessari, e che dovranno andare a completare il quadro legislativo assicurato dalla Legge 97 del 2008.
Sara Bucci