Coronavirus: le nuove regole del decreto valido fino al 6 aprile
Nuove disposizioni, abitudini e comportamenti. Fino al 6 aprile bisognerà evitare ogni spostamento in entrata e in uscita dal territorio e al suo interno, salvo per motivi di lavoro, necessità, salute o per rientrare in casa. A chi presenta una sintomatologia da infezione respiratoria e febbre oltre 37.5 viene raccomandato di non lasciare l'abitazione, di limitare i contatti e chiamare il numero predisposto dall'Iss: lo 0549 994 001. Per le persone in quarantena o positive al virus è, invece, vietato uscire; in caso di mancato rispetto è prevista una sanzione amministrativa da 500 a 2mila euro, oltre all'avvio di procedure penali.
Per quanto riguarda il lavoro, si raccomanda di far utilizzare ai dipendenti periodi di congedo ordinario, permessi o recuperi. Nel settore pubblico con servizi non strategici si potrà usufruire dei permessi di assenza non retribuiti. Quando possibile, poi, si suggerisce di far lavorare il personale a distanza. Sempre fino al 6 aprile, niente lezione tra i banchi delle scuole di ogni ordine e grado e al Cfp. Sospesi, tra gli altri, i corsi dell'Università e dell'Istituto musicale. Oltre alla chiusura dei musei, il testo impone uno stop a manifestazioni organizzate, convegni, cinema, discoteche e altre attività. In caso di violazione, è prevista una sanzione di 2mila euro e una sospensione della licenza per 30 giorni. Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive, salvo casi specifici.
I negozi possono rimanere aperti, ma solo se garantiscono ai clienti i giusti spazi e la distanza tra una persona e l'altra di almeno un metro. I centri commerciali, con le relative attività, dovranno invece chiudere nei festivi e prefestivi. Possono invece operare gli alimentari e, quindi, anche i supermercati. Niente mercati all'aperto, però. Limitazioni, poi, per bar e ristoranti, aperti dalle 6 alle 18. Farmacie e para farmacie lavorano regolarmente, così come le mense, sempre garantendo la distanza. Il decreto regola anche le attività religiose: le celebrazioni sono sospese ma si può entrare nei luoghi di culto mantenendo il 'distacco'. Per il personale sanitario sono sospesi i congedi ordinari. Sarà anche possibile requisire immobili per ospitare soggetti in quarantena. Sul rispetto delle misure vigilano i corpi di polizia. Anche su un altro aspetto il decreto è chiaro: per gli anziani, i malati cronici e gli immunodepressi la raccomandazione è di rimanere in casa.