La Corte europea dei Diritti dell'Uomo al centro di un colloquio organizzato dalla presidenza sammarinese del Comitato dei Ministri

90 mila ricorsi pendenti. Se oggi non arrivassero più cause, avrebbe comunque lavoro per i prossimi due anni.
È questa la situazione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che ha bisogno di una riforma urgente. Il suo futuro sarà al centro dei dibattiti di un colloquio organizzato dalla presidenza sammarinese del Comitato dei Ministri al Palazzo dei Congressi.
Un confronto tecnico dal quale potranno emergere le soluzioni, prima occasione per uno scambio di vedute aperto e trasparente ad alto livello tecnico, sulle diverse misure raccomandate nel rapporto del gruppo dei saggi istituito dal Comitato dei Ministri proprio per esaminare la questione dell’efficacia a lungo termine della procedura di controllo della convenzione europa dei Diritti dell’Uomo.
La riunione sarà aperta dal presidente del Comitato dei Ministri Fiorenzo Stolfi e dal segretario generale Terry Davis. Oltre 130 i partecipanti che in queste ore stanno raggiungendo il Titano.
Una due giorni di lavori che costituirà il punto di partenza per un dibattito allargato a livello europeo nonché nei singoli stati membri.
Questione che sarà poi ripresa nel corso della sessione di maggio del Comitato dei Ministri in vista di definire i primi orientamenti di una riforma durevole che garantisca il buon funzionamento della Corte.

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