Consultazioni informali, quelle che la maggioranza uscente ha voluto con i partiti non schierati, coloro che ancora, in vista delle aggregazioni politiche imposte dalla nuova legge elettorale, non si sono espressi. Colloqui dai quali sono emerse indicazioni ritenute importanti. Non si è parlato di Governo – spiegano i protagonisti – ma di impegni di lavoro per la coalizione di centro sinistra.
Il primo fatto significativo, che non mancherà di lasciare il segno, un litigio proprio al tavolo del confronto, fra il consigliere dei Nuovi Socialisti, Paolo Bollini e il suo Segretario politico, Augusto casali. Una rottura che appare definitiva e che avrà certo strascichi e risvolti. “Se Bollini – spiega il Presidente dei Socialisti e Democratici, Giuseppe Morganti – era l’esponente che con più convinzione aveva dimostrato di voler partecipare a questo progetto, il fatto che i suoi dirigenti lo accusino di essere un traditore, significa che loro non intendevano condividere questa coalizione”. Ma il confronto con NPS non sembra essere stato poi così disastroso, considerato che alla fine quella che è emersa sembra una disponibilità a proseguire nel dialogo e ad approfondire. Disponibilità registrata anche nel colloquio con i Sammarinesi per la Libertà, che già sono collocati in un’area riformista e quindi più vicini ai percorsi disegnati dal progetto del centro sinistra. Monica Bollini pone con forza un presupposto: la partecipazione alla futura definizione di un programma in forma paritaria.
Disponibilità di massima anche degli Europopolari al confronto sui temi che a loro sono più vicini, qualche difformità di impostazione e visioni non completamente assonanti ma una presa di posizione chiara degli EPS: "non saremo – dichiarano – nel polo di centro destra, e questo in qualche modo fissa già un percorso".
Più decisa la scelta di campo dei Democratici di Centro, che già nei mesi scorsi avevano condiviso alcuni passaggi politici con la maggioranza. "La nostra collaborazione – spiega Giovanni Lonfernini – è strettamente legata ad un preciso ed organico progetto di prospettiva, strutturato all’interno delle nuove regole della legge elettorale. Siamo – ha aggiunto – un movimento moderato e moderno, intenzionati a muoverci in una cornice politica e culturale riformista". E questo lascia intendere che il centro sinistra in qualche modo cominci a configurarsi in maniera più marcata dei giorni scorsi.
Il primo fatto significativo, che non mancherà di lasciare il segno, un litigio proprio al tavolo del confronto, fra il consigliere dei Nuovi Socialisti, Paolo Bollini e il suo Segretario politico, Augusto casali. Una rottura che appare definitiva e che avrà certo strascichi e risvolti. “Se Bollini – spiega il Presidente dei Socialisti e Democratici, Giuseppe Morganti – era l’esponente che con più convinzione aveva dimostrato di voler partecipare a questo progetto, il fatto che i suoi dirigenti lo accusino di essere un traditore, significa che loro non intendevano condividere questa coalizione”. Ma il confronto con NPS non sembra essere stato poi così disastroso, considerato che alla fine quella che è emersa sembra una disponibilità a proseguire nel dialogo e ad approfondire. Disponibilità registrata anche nel colloquio con i Sammarinesi per la Libertà, che già sono collocati in un’area riformista e quindi più vicini ai percorsi disegnati dal progetto del centro sinistra. Monica Bollini pone con forza un presupposto: la partecipazione alla futura definizione di un programma in forma paritaria.
Disponibilità di massima anche degli Europopolari al confronto sui temi che a loro sono più vicini, qualche difformità di impostazione e visioni non completamente assonanti ma una presa di posizione chiara degli EPS: "non saremo – dichiarano – nel polo di centro destra, e questo in qualche modo fissa già un percorso".
Più decisa la scelta di campo dei Democratici di Centro, che già nei mesi scorsi avevano condiviso alcuni passaggi politici con la maggioranza. "La nostra collaborazione – spiega Giovanni Lonfernini – è strettamente legata ad un preciso ed organico progetto di prospettiva, strutturato all’interno delle nuove regole della legge elettorale. Siamo – ha aggiunto – un movimento moderato e moderno, intenzionati a muoverci in una cornice politica e culturale riformista". E questo lascia intendere che il centro sinistra in qualche modo cominci a configurarsi in maniera più marcata dei giorni scorsi.
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