Crisi di Governo: ipotesi di alleanze e appello di Beppe Morganti: "assurdo non dialogare con Ap e Civico 10"
Le distanze fra Noi Sammarinesi e Rete si accorciano su temi come il Polo della Moda e c'è chi si chiede se non ci siano spiragli, magari attraverso San Marino Insieme di cui fa parte Alessandro Rossi con il quale c'era stata intesa in tempi non sospetti. Il dialogo fra le due forze c'è stato, difficile però che si concretizzi in collaborazione in termini elettorali, anche se il sogno di Rossi rimane un'alleanza con chi voglia lavorare a regole tutte nuove per ridisegnare il sistema paese. Rete, pur ammettendo la netta presa di posizione di Ns nell'ultimo Consiglio, non sembra interessata. Conferma invece di voler aprire a tutti coloro che vogliono contrastare grandi partiti e loro alleati e guarda, oltre a San Marino Insieme, anche a nuovi futuri movimenti. La porta rimane invece aperta a Civico 10. Ed è reciproco, anche se a bloccare tutto rimane ancora una volta la scelta degli alleati. “Volevamo partire da una base movimentista – spiega Elena Tonnini - non entrare in un calderone per dargli nuova immagine”. Dalla parte di SSD c'è chi richiama alla responsabilità. Lo fa Beppe Morganti a tre giorni dalla Direzione del suo partito. E' preoccupato e non lo nasconde: “o ci si unisce o non si vince”. A chi non vuole ammucchiate ricorda emergenze che rischiano di condizionare il paese per i prossimi 30 anni. “Qui non stiamo parlando di governo politico ma di soluzioni in un momento eccezionale”. Fa un paragone forte, quello di un esercito che è chiamato a sconfiggere l'armata nazista. “Chi non ci sta rischia di diventare un traditore”. I paesi si uniscono di fronte alle calamità ed è di questo che si sta parlando, una calamità. Servirebbe il concorso di tutti ma qualcuno si è già tirato fuori, preferendo parlare alla pancia della gente, col rischio di andare verso la restaurazione. Sull'astensione sua e di Capicchioni sulle dimissioni della Mularoni dà una spiegazione squisitamente politica. E' stato un segnale: con Repubblica Futura sarebbe assurdo non continuare il dialogo. Così come non va escluso Civico 10. Morganti è certo che il suo partito lunedì uscirà compatto dalla Direzione, sempre che qualcuno non faccia scherzetti. Giocano infatti a sfavore simpatie personali. L'invito è ad abbandonare ideologie. “Ancora non capisco - si chiede - perché dovrebbe esistere incompatibilità fra Civico 10 e DC se ci fosse la stessa visione per uscire dal grave problema degli npl.” Poi, uno sguardo al futuro: “la politica ha resuscitato un paese morto. Ora però ci ritroviamo sulle spalle un bubbone irrisolto. Serve una soluzione che dia al sistema la capacità di riparare ai propri errori”.
MF
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