Quasi tutte le forze politiche hanno riunito i propri organismi per discutere del repentino cambiamento politico. Il primo confronto nella Segreteria del Partito dei Socialisti e Democratici. Preoccupati per il rischio di compromissione del progetto per la costruzione della coalizione di centro sinistra. Se i presupposti per affermarlo verranno meno – dichiara il PSD – si dovrà tornare alle urne. Sinistra Unita, in tarda serata, conferma la lettura già data della crisi, ribadisce la convinzione e l’impegno per questa coalizione, aspetta segnali dagli alleati.
Il coordinamento di Alleanza Popolare condivide il giudizio del gruppo consigliare espresso a botta calda, che non si sia cioè trattato di un tonfo accidentale ma del risultato di azioni tese a proteggere e consolidare certi poteri che – afferma il coordinamento di AP - è necessario abbattere e in questa direzione sarebbe andato anche un provvedimento come quello sulla giustizia, che era all’esame del Consiglio. Rinviate all’assemblea degli aderenti tutte le decisioni del caso.
Gli Europopolari si dichiarano soddisfatti dell’epilogo e della caduta di un governo che non condividevano e fanno sapere di essere da sempre collocati al centro, ricordano il percorso di confronto avviato con Nuovo Partito Socialista e Democratici di Centro e confermano la volontà di continuare il rapporto sulla base di nuove idee e utili progetti per il bene del Paese.
Anche i Democratici di Centro si sono riuniti per valutare la situazione politica dopo il ritiro delle delegazioni di governo. Per il momento in casa dei DdC prevale la prudenza circa gli scenari attuali e quelli che si andranno a delineare.
Soddisfatti invece per la caduta del governo si dichiarano i 4 partiti che compongono il Gruppo di coordinamento, DC, Popolari, AN e Noi Sammarinesi. Non c’erano più le condizioni – affermano – per un governo utile al paese che invece è in attesa di numerose risposte su problemi impellenti ed importanti. Sul futuro ancora nessuna presa di posizione se non la necessità di mettere in primo piano le esigenze che il paese manifesta. Nulla ancora di ufficiale ma il Gruppo di coordinamento sembra intenzionato a candidarsi a governare questa fase insieme a quelle forze che intenderanno condividere il progetto elaborato in questi mesi di confronto e a lavorare sulle priorità.
Il coordinamento di Alleanza Popolare condivide il giudizio del gruppo consigliare espresso a botta calda, che non si sia cioè trattato di un tonfo accidentale ma del risultato di azioni tese a proteggere e consolidare certi poteri che – afferma il coordinamento di AP - è necessario abbattere e in questa direzione sarebbe andato anche un provvedimento come quello sulla giustizia, che era all’esame del Consiglio. Rinviate all’assemblea degli aderenti tutte le decisioni del caso.
Gli Europopolari si dichiarano soddisfatti dell’epilogo e della caduta di un governo che non condividevano e fanno sapere di essere da sempre collocati al centro, ricordano il percorso di confronto avviato con Nuovo Partito Socialista e Democratici di Centro e confermano la volontà di continuare il rapporto sulla base di nuove idee e utili progetti per il bene del Paese.
Anche i Democratici di Centro si sono riuniti per valutare la situazione politica dopo il ritiro delle delegazioni di governo. Per il momento in casa dei DdC prevale la prudenza circa gli scenari attuali e quelli che si andranno a delineare.
Soddisfatti invece per la caduta del governo si dichiarano i 4 partiti che compongono il Gruppo di coordinamento, DC, Popolari, AN e Noi Sammarinesi. Non c’erano più le condizioni – affermano – per un governo utile al paese che invece è in attesa di numerose risposte su problemi impellenti ed importanti. Sul futuro ancora nessuna presa di posizione se non la necessità di mettere in primo piano le esigenze che il paese manifesta. Nulla ancora di ufficiale ma il Gruppo di coordinamento sembra intenzionato a candidarsi a governare questa fase insieme a quelle forze che intenderanno condividere il progetto elaborato in questi mesi di confronto e a lavorare sulle priorità.
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