Crisi: Psd, SU, Ddc e Spl incontrano i cittadini
Del resto Sinistra Unita è alleata del Psd dal 2006 e Spl e Ddc, hanno già firmato un patto di collaborazione con i socialisti e democratici anche se Monica Bollini ha chiarito che non è disposta a sostenere Governi ponte, risicati, balneari o che dir si voglia.
Andreoli ha bocciato la scelta di Ap, di far cadere il governo, senza riserve “fare un’alleanza con loro nel 2006 è stato un investimento sbagliato”.
Alessandro Rossi ha fatto un richiamo alla fermezza senza lasciarsi andare al pessimismo. La scelta di Ap è legittima ha detto però è stata fatta in un momento sbagliato, con il sistema bancario di San Marino sotto schiaffo da parte della procura di Forlì e la trattativa sulla cooperazione con l’Italia in una fase cruciale.
Monica Bollini, leader dei sammarinesi per la libertà, partito di opposizione, ha espresso soddisfazione per la caduta del Governo. Con Ap – ha chiarito – noi abbiamo visioni politiche incompatibili. Ora serve capacità politica e coesione per uscire dalla crisi.
Giovanni Lonfernini, coordinatore dei Ddc, ha ammonito a fare attenzione ai facili moralismi e alle aggregazioni che potrebbero formarsi su questa base. Bisogna avere il coraggio di rivolgersi alla testa dei sammarinesi e non alla pancia, ha detto. E Ap con chi starà, si è chiesto? Tornerà insieme alla Dc che ora è in mano alla stessa classe dirigente del 1993 quando Alleanza Popolare – ex costola del Pdcs – uscì dal partito in aperto contrasto con quei vertici? Sul tema elezioni anticipate, Lonfernini e Bollini le hanno indicate come una possibilità da non escludere.