Un “governo tecnico” per programmare un nuovo modello di sviluppo e ridare alla politica il suo ruolo di servizio del Paese. Lo invoca – in vista della Festa dei Lavoratori - il segretario generale della CSdL Giuliano Tamagnini, secondo il quale il percorso verso la trasparenza non può essere gestito da una classe politica che – afferma – “ha generato un’economia opaca, quando non addirittura nera”. Da qui la richiesta di un esecutivo tecnico – composto dalle migliori personalità del Paese – che realizzi le riforme necessarie e gestisca le prossime elezioni politiche. Tamagnini ritiene poi necessaria una rimodulazione delle risorse fra Capitale e Lavoro, a favore di quest’ultimo.
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