Csu: "Di fronte al silenzio dell'Esecutivo, il livello di mobilitazione resta molto alto"
Ribaditi i quattro punti da cui deve ripartire il confronto. Rimangono le distanze con la maggioranza nell'attesa della riapertura di un tavolo con il Governo. Scatta poi un nuovo allarme su Fondiss: “ieri il Comitato Amministratore, dominato dalla politica, ha assunto – scrive la Csu - una serie di deliberazioni che non danno le necessarie garanzie alle risorse dei lavoratori. In sostanza, è stato deciso di destinare le risorse del secondo pilastro ignorando i più elementari criteri di affidabilità e solidità delle banche”.
Alla richiesta di trasparenza sul sistema, Celli risponde convocando un incontro lunedì con Presidente e direttore di Banca Centrale e martedì con i vertici Carisp. “Ci confrontiamo volentieri – commenta Tamagnini – ma vogliamo conoscere le direttrici politiche”. Il 21 giugno si aprirà, invece, la contrattazione tra governo e sindacati sulla spending review. Inviate le proposte che Zanotti presenterà all'Aula. “Sono legate sia al rapporto di lavoro che al miglioramento della struttura e del funzionamento degli uffici”, anticipa, consapevole della complessità di una trattativa che nel rispetto delle parti dovrà tenere conto del contenimento della spesa pubblica.
Insomma, si annuncia una settimana calda, a cui si aggiunge il Consiglio della patrimoniale. La Csu rinnova l'appello affinché venga sospeso il Decreto. “Tutti i temi della protesta restano irrisolti" ricorda il Segretario CsdL. "Il paradosso è che le forze politiche di maggioranza hanno chiesto di riavviare il dialogo ma non hanno accolto nulla di quanto abbiamo proposto, mentre il Governo si ostina a rimanere chiuso in un'arrogante autosufficienza". Il Segretario CDLS, Gianluca Montanari, rincara la dose: “A un Governo inspiegabilmente asserragliato nel suo fortino chiediamo un segnale forte sul versante dell’equità”. E invitano alla conferenza pubblica, domani sera, dal titolo: Dopo lo sciopero il Governo dov'è?. Parteciperanno Nicola Selva di Repubblica Futura, ed Elena Tonnini, di Rete.
MF