La Federazione pubblico impiego della CSU invia una lettera-appello a Governo e gruppi consiliari per chiedere di fermare quella che chiamano "la politica muscolare dei decreti" e dicono "no" al taglio degli stipendi nella pubblica amministrazione.
Nella missiva, firmata dai segretari Alessio Muccioli e Milena Frulli, si fa riferimento a decisioni prese unilateralmente. I segretari ripercorrono le "misure penalizzanti", così dicono, per i dipendenti PA, dal taglio delle indennità del 10% con la legge di bilancio del 2010, passando per "prelievi forzosi" e per il blocco di 9 anni del contratto.
Sostengono ci sia un'assenza di controlli anti-evasione fiscale e chiedono, in sostanza, equità fiscale. La richiesta è di attivare un tavolo di confronto per una politica di risparmio su questioni come appalti, esternalizzazioni, convenzioni o contratti. Invitano, infine, ad aderire allo sciopero generale del 30 maggio.
Il comunicato stampa CSU
mt
Nella missiva, firmata dai segretari Alessio Muccioli e Milena Frulli, si fa riferimento a decisioni prese unilateralmente. I segretari ripercorrono le "misure penalizzanti", così dicono, per i dipendenti PA, dal taglio delle indennità del 10% con la legge di bilancio del 2010, passando per "prelievi forzosi" e per il blocco di 9 anni del contratto.
Sostengono ci sia un'assenza di controlli anti-evasione fiscale e chiedono, in sostanza, equità fiscale. La richiesta è di attivare un tavolo di confronto per una politica di risparmio su questioni come appalti, esternalizzazioni, convenzioni o contratti. Invitano, infine, ad aderire allo sciopero generale del 30 maggio.
Il comunicato stampa CSU
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